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Quei libri censurati: molti sono diventati classici della letteratura

Negli Stati Uniti si è chiusa la settimana dedicata alle opere scomode. Eccone alcune

NEW YORK. Si è conclusa negli Stati Uniti la Banned Books Week, la settimana dei libri messi al bando. Si tratta di un evento organizzato dalla American Library Association all'insegna della libertà di lettura. Tutta la comunità del libro (bibliotecari, librai, editori, giornalisti, scrittori, insegnanti e lettori di ogni tipo) si riunisce per discutere dei titoli impopolari che si sono guadagnati l'antipatia di qualcuno. La Banned Books Week nacque nel 1982, quando si registrò un picco di challenge, vale a dire delle contestazioni attraverso cui un libro può essere ostacolato nella sua diffusione. All'epoca si contarono più di 11.300 libri contestati, così si decise di rimboccarsi le maniche e proteggere le opere ingiustamente maltrattate.
Nell’elenco c’è di tutto: libri messi al bando per politiche, di religione, di decoro e, in alcuni casi, anche sicurezza nazionale. Ma in molti casi si è poi deciso di tornare indietro e i romanzi messi al bando solo pochi anni prima sono stati rivalutati come autentici capolavori.

Ecco alcuni deilibri messi al bando negli ultimi 100 anni: L’Ulisse di James Joyce, Candido di Voltaire, Tropico del cancro di Henry Miller, Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut, Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain, I versi satanici di Salman Rushdie, Furore di John Steinbeck, Lolita di Vladimir Nabokov, The Anarchist Cookbook di William Powell.

 

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