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Niscemi a secco: acqua ogni 12 giorni, protesta il Pd

Per anziani, disabili e bambini i problemi maggiori. Il partito riunisce il direttivo per pensare a una strategia di lotta

NISCEMI. La città di nuovo assetata con turni di erogazione di 10-12 giorni. Il disagio per la popolazione è grave, soprattutto per le fasce più deboli, anziani, bambini e malati. Contro l'emergenza idrica che a Niscemi pare non tramonti mai, insorgono la segreteria e il gruppo consiliare del Partito Democratico.
"Se la divina Provvidenza - ironizzano in un comunicato congiunto il segretario Enzo Salvo, il presidente Franco Di Dio e il capogruppo consiliare Gianluca Cutrona - ha finalmente donato ai nostri agricoltori la prima acqua piovana, invitiamo i cittadini a recarsi nelle chiese per pregare di avere l'acqua potabile almeno ogni 7 giorni, data l'assoluta assenza e inesistenza dell'Amministrazione Comunale che si mostra inefficiente e inefficace nei confronti di Caltaqua (la società che gestisce il servizio idrico in provincia, ndr)". Quindi, l'attacco all'amministrazione guidata dal sindaco Francesco La Rosa si fa più duro. "È vergognoso e inaudito - prosegue la nota Pd - che ancora nel 2014 i cittadini debbano soffrire le pene dell'inferno per lavarsi! Anziani, disabili, bambini, neonati che non possono svolgere le normali attività quotidiane; cittadini esasperati perchè non possono lavare i vestiti dei propri cari che vanno a lavoro… È un'indecenza assoluta! Ma l'amministrazione comunale che fa? Solo proclami di presunti accordi risolutivi con Caltaqua e nient'altro". Il Pd annuncia che riunirà nei prossimi giorni il direttivo per decidere, "a differenza dell'Amministrazione Comunale, quali azioni avviare con proteste vibranti a difesa dei cittadini". Il sindaco La Rosa taccia di populismo l'intervento dei vertici del Pd niscemese.

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