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Ciclismo, a Ponferrada beffa italiana: sfiorato due volte il podio

Edoardo Affini è arrivato quarto nella gara juniores vinta dal 18enne tedesco Jonas Bokeloh, davanti al russo Alexandr Kulikovskiye all'olandese Peter Lenderink. Analogo piazzamento tra le donne per Giorgia Bronzini nella gara elite vinta in volata dalla francese Pauline Ferrand Prevot (classe '92)

ROMA. Doppia recriminazione per il ciclismo italiano ai Mondiali di Ponferrarda in Spagna, con gli gli azzurri per due volte ai piedi del podio.

Edoardo Affini è arrivato quarto nella gara juniores vinta dal 18enne tedesco Jonas Bokeloh, davanti al russo Alexandr Kulikovskiye all'olandese Peter Lenderink. Analogo piazzamento tra le donne per Giorgia Bronzini nella gara elite vinta in volata dalla francese Pauline Ferrand Prevot (classe '92) che sul traguardo ha bruciato di un niente la tedesca Lisa Brennauer (neo-campionessa del mondo a cronometro) e la svedese Emma Johansson.

Per la Bronzini una medaglia sfumata al fotofinish al termine di una gara brutta e noiosa, animatasi solo negli ultimi chilometri. Per la Ferrand-Prèvot si tratta di un bis iridato, considerato che nel 2010 si era laureata campionessa del mondo nella categoria juniores. Solo decima la campionessa uscente, la 'cannibalè in gonnella, l'olandese Marianne Vos. Gara senza sussulti fin dai primi giri, animatasi dopo circa  34 km dal via a causa di una brutta caduta causata da un'atleta norvegese che è finita in terra e che ha prodotto una caduta generalizzata, con una trentina di atlete coinvolte.

Un episodio che ha attardato diverse big, a cominciare dalla Vos e dalla  Bronzini si è ritrovata indietro di quasi due minuti. Le prime schermaglie a una trentina di km dall'arrivo, con l'australiana Rachel Neylan che ha guadagnato una decina di secondi, portandosi dietro anche l'azzurra Rossella Ratto. Tra la fine del sesto e l'inizio dell'ultimo giro all'inseguimento della Neylan, oltre alla ratto anche l'olandese Blaak, la tedesca Lichtenberg e la polacca Niewiadoma.

Negli ultimi 10 km sono state soprattutto le olandesi a cercare di spezzare il ritmo, ma le tedesche e le azzurre (Ratto, Longo Borghini e Bronzini) non hanno mollato di un metro. Proprio la Longo Borghini ha cercato la minifuga a 4 km dalla fine insieme alla la Vos, alla britannica Armitstead e alla svedese Johansson. Un'iniziativa abortita a 1 km dall'arrivo, con la Bronzini e Cherry Halls che hanno raggiunto le prime ricompattato il gruppo, con la francese che alla fine è riuscita a imporsi davanti a tutte, sia pure per un soffio.

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