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Tribunale di Lipari, sarà una riapertura a metà

Alla protesta per il doppio binario dei procedimenti si aggiungono i timori per la chiusura del presidio giudiziario delle Eolie, che potrebbe essere disposta dalla nuova riforma della giustizia.

LIPARI. «Lunedì 6 ottobre riaprirà i battenti la sede distaccata del tribunale delle Eolie (dipende da Barcellona Pozzo di Gotto) sarà un'apertura ”monca" (oltre che temporanea), una vera e propria beffa, ed un'offesa, per la cittadinanza eoliana».
Lo ha denunciato Angelo Pajno, avvocato sempre in prima linea nella «crociata» che ha portato alla ripaertura del presidio giudiziario.
«Paradossalmente — spiega Pajno — in materia di giustizia l’utenza risulterà doppiamente gravata rispetto al passato in quanto dovrà rivolgersi a Lipari per alcune tipologie di azioni e a Barcellona per altre, con duplicazione di disagi e costi. E altrettanto è a dirsi per il personale, civile e militare, delle varie istituzioni operanti nell'arcipelago.

Il decreto sulle variazioni tabellari e sulla riorganizzazione degli uffici emesso al riguardo, di recente, dal presidente del tribunale del Longano Michele Galluccio, se pure ancorato a problematiche in parte condivisibili, ha, di fatto, vanificato totalmente la ratio sottesa al decreto del governo Letta sulla riapertura (sino al 31 dicembre 2016) della sede distaccata eoliana, e l'affidarsi alla decisione del Tar (il provvedimento è stato infatti impugnato con motivi aggiunti al ricorso a suo tempo depositato dal Comune di Lipari avverso la chiusura della sede distaccata) non mi sembra possa rassicurare gli animi».

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