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Catania, protesta Myrmex: il futuro è un buco nero

Nell’immediato si sollecita il saldo di alcune mensilità pregresse per fare fronte alle quotidiane necessità delle famiglie

CATANIA. Anche oggi, come ieri, 10 ore di sit-in davanti alla sede dell’azienda per i 72 lavoratori Myrmex per i quali il futuro è un buco nero e il presente è un pellegrinaggio continuo da un ente all’altro (Myrmex, Pfizer e Regione Siciliana) per riuscire a capire il senso e l’attuazione di una delibera fra pubblico e privato del 2011 che avrebbe dovuto proteggerli e che invece, secondo il giudizio dell’assessore regionale Vancheri, potrebbe anche non essere valida.

Si lotta su più fronti. Avviato il primo dei due trimestri dell’ultima cassa integrazione spettante (scadrà inderogabilmente in febbraio 2015, ed allora saranno dolori se la situazione non sarà riportata sui binari giusti), i lavoratori sollecitano la proprietà a saldare alcune mensilità pregresse. Fra queste la quattordicesima attesa già dal mese di luglio. Spiega Margherita Patti, segretaria confederale Cgil: “I lavoratori hanno una misera indennità di cassa integrazione, pari a circa 750 euro al mese. Contavano su questa quattordicesima per arrotondare. Invece la proprietà ha fatto sapere che prima del 7 novembre non potrà essere saldata”.

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