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Tari, avvocati palermitani sul piede di guerra

Professionisti pronti a contestare, impugnandola davanti al Tar, la delibera della Giunta che, ad agosto scorso, ha fissato i coefficienti per il calcolo della tassa

PALERMO. Annunciano battaglia i professionisti palermitani, pronti a contestare, impugnandola davanti al Tar, la delibera della Giunta che, ad agosto scorso, ha fissato i coefficienti per il calcolo della Tari, la tassa sui rifiuti.

A scendere in campo è l'avvocato Francesco Greco, presidente dell'Ordine degli Avvocati che, delibera alla mano, ha scoperto che a Palermo per la spazzatura gli studi professionali si trovano a pagare più dei ristoranti, degli ospedali, degli hotel, degli stabilimenti balneari e di molti altri esercenti commerciali.

«L'assegnazione dei coefficienti - scrive Greco in una lettera inviata al presidente del Consiglio comunale che domani dovrebbe decidere se approvare la delibera di Giunta - è iniqua e illegittima e verrà impugnata».

Greco ha chiesto di essere sentito dal Consiglio e avrebbe già informalmente avuto la garanzia di una convocazione. «Al massimo in uno studio - spiega - produciamo carta. Come è possibile che paghiamo più dei ristoratori?».

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