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Genny 'a Carogna arrestato per gli scontri della finale di coppa Italia

L'ultra napoletano è stato fermato insieme ad altre quattro persone

ROMA. La Digos di Roma ha arrestato Gennaro De Tommaso, detto 'Genny a' carogna', per i fatti avvenuti all'interno e all'esterno dello stadio Olimpico di Roma in occasione della finale di Coppa Italia del 3 maggio scorso. La richiesta di arresto è della Procura di Roma.   Insieme a Genny 'a carogna sono stati  arrestati altri 4 ultrà del Napoli.  Sono accusati a vario titolo  di concorso in resistenza a pubblico ufficiale e violazione  della normativa sulle competizioni sportive, in particolare  "lancio di materiale pericoloso ed invasione di campo in  occasione di manifestazioni sportive". A "Genny" è stato pure contestata anche la maglietta su Speziale libero, che indossava quel giorno. Per De Tommaso sono scattati i domiciliari.

In particolare l'ordinanza fa riferimento a "condotte criminose" che hanno caratterizzato il pre-partita del 3 maggio della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli, sia all'esterno dello stadio con alcuni episodi di resistenza nei confronti di agenti delle forze dell'ordine da parte di un gruppo di circa 100 ultras capeggiato da De Tommaso, che all'interno dello stadio.     Nel pre-partita, oltre ai disordini a cui fa riferimento l'ordinanza ci furono episodi di violenza nei pressi di Tor Di Quinto che portarono al ferimento del tifoso del Napoli Ciro Esposito, che morì dopo settimane di agonia. Per la morte di Esposito è accusato l'ultrà giallorosso Daniele De Santis. De Tommaso qualche giorno fa era stato fermato dalla polizia stradale di Catania mentre sfrecciava con la sua auto nella corsia d’emergenza della tangenziale del capoluogo etneo.

Il capo ultrà partenopeo, secondo quanto si è appreso, si trovava in Sicilia per una vacanza con la sua famiglia. Agli agenti ha giustificato l’infrazione spiegando che stava accompagnando la figlia al pronto soccorso perché colta da malore.   Ma a Catania, il capo del gruppo Mastiff, e figlio di Ciro De Tommaso affiliato al clan Misso, avrebbe dovuto incontrare i genitori di Antonino Speziale, l’ultrà del Catania condannato a 8 anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore capo, morto il 2 febbraio 2007 durante gli scontri alla nel dopo-partita del derby con il Palermo.

Proprio all’Olimpico De Tommaso venne immortalato dalle telecamere con indosso la maglietta che inneggia all’ultrà, mentre trattava con dirigenti e forze dell’ordine e i giocatori, prima dell’inizio della finale di Coppa Italia e dopo la conferma della morte del tifoso azzurro Ciro Esposito, colpito a morte dai proiettili sparati – secondo le indagini – dall’ex ultrà romanista Daniele De Santis, detto Gastone, indagato insieme ad altre 4 persone sospettate di essere complici. De Gennaro fu immortalato dalle telecamere a cavalcioni su una rete che separa il campo di gioco dai tifosi mentre parlava con le forze dell'ordine e col capitano del Napoli Marek  Hamsik, episodio che suscitò molte polemiche. In quell'occasione Genny aveva indosso una maglietta con su scritto "Speziale libero".

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