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VOCI DALLE CITTA'. L’invasione delle erbacce e marciapiedi inagibili

Pubblichiamo gli sms e le e-mail inviati a Ditelo a Rgs (in onda da martedì a sabato su Tgs e Rgs, vedi la pagina dei programmi TV) e alla pagina del Giornale di Sicilia su Facebook

Diserbo
Maurizio Castagnetta
da via Margherita De Simone
In via Margherita De Simone, all'uscita della metro della Fiera, il marciapiede non è percorribile. Non c'è modo di camminare. È pieno pieno di erbacce cresciute a dismisura (nella foto 2). È una vergogna: tutte le persone che vengono e se ne vanno a prendere la metro sono costrette a camminare in strada con la paura di essere investiti.

 

Sms firmato
da via Filippo Pace
In via Filippo Pace credo di non aver mai visto nessuno togliere le erbacce. Il marciapiede è ormai scomparso sotto una distesa di erba così alta da essersi trasformata in veri e propri arbusti (nella foto 1). Mi chiedo: ma chi ha la responsabilità di effettuare interventi di diserbo in città cosa fa, dorme?

 

M. Melchiorre Dima
da viale delle Alpi
L’aiuola che fa da spartitraffico in viale delle Alpi è nel totale abbandono. Non mi sembra una strada nascosta questa per non accorgersene nessuno. Ma l’assessore e il dirigente di turno dove abitano, a Bergamo? Oppure dobbiamo avere qualcuno di importante che vi ci abita per non essere ignorati?

(Gli interventi di diserbo in strade e marciapiedi sono effettuati dalla Rap, la società che si occupa della gestione del servizio di igiene ambientale in città. L’azienda fa sapere che negli ultimi giorni le squadre sono state impegnate in prossimità degli ingressi dei vari istituti scolastici. Lo scorso agosto gli operai della Rap sono stati dimezzati dalle ferie, ecco perché si è registrato un ritardo sugli interventi in programma. Aldo Serraino, direttore del dipartimento igiene del suolo e pulizia delle caditoie della Rap, aveva spiegato che le squadre in azione erano solo cinque rispetto alle dieci usualmente in servizio. I decespugliatori funzionanti erano otto contro i dodici necessari. Al momento, invece, gli interventi effettuati in media giornalmente sono sei).

 

Buche e marciapiedi
Giuseppe Li Causi
da via La Loggia
Sono passati 20 giorni dalla mia ultima segnalazione sullo stato in cui versa il manto stradale in via La Loggia e nulla è cambiato. Come sempre a Palermo, se non ci scappa il morto, non vengono presi provvedimenti. Il tratto di strada con il manto stradale dissestato da un paio di anni si trova proprio davanti all'ingresso della clinica neuropsichiatrica del Policlinico di via Gaetano La Loggia 1. Mi chiamo Giuseppe Li Causi e da vent’anni lavoro in questa struttura dell'Università dove ogni giorno vengono effettuati ambulatori sia di neurologia che di psichiatria. In questa struttura, giornalmente, giungono persone affette da disturbi neurologici (parkinson, sclerosi multipla, sla ecc..) c'è il rischio che qualcuno di loro possa inciampare su questo manto stradale dissestato e avere serie complicazioni dato che il problema è sulla carreggiata centrale dove possono sopraggiungere delle auto a velocità. Chiedo a chi di competenza di risolvere al più presto questo problema.

 

Sms firmato
da via Cappuccini
Indubbiamente la velocità è una delle maggiori cause di incidenti, ma abbiamo visto le condizioni della nostre strade? Vedi via Cappuccini: asfalto tutto deformato e pieno di buche. Ma non solo. Quando queste buche vengono riparate i lavori vengono effettuati da maestranze incompetenti. Attorno a piazza Indipendenza e all'Ospedale dei Bambini, via Cipressi, praticamente inpercorribile.

 

Mario
Volevo segnalare il disastroso stato del manto stradale che c’è in tutta la cosiddetta Conigliera, iniziando dalla via Umberto Maddalena, per continuare per via Bologni e via Roccazzo (alta) per finire in via U.R. 3 (Ex Casa del Sole).

(Dagli uffici della Rap, l'azienda che si occupa di manutenzione stradale, fanno sapere che le squadre di emergenza vengono di volta in volta inviate sui siti segnalati per rimuovere lo stato di pericolo. Successivamente, si procede ad effettuare un sopralluogo per valutare se inserire questi interventi in programmazione).

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