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Vertice di maggioranza senza Megafono e Pdr

PALERMO. Il Pd spaccato toglie a Crocetta la certezza di una maggioranza all’Ars. E così il presidente studia soluzioni per allargare la maggioranza. Mercoledì, nel corso della relazione sulla crisi di governo, Crocetta farà «un appello per le riforme a tutte le forze che ci stanno».
Crocetta è pressato dal Megafono e dal Pdr di Totò Cardinale. Il piano prevede l’allargamento della maggioranza coinvolgendo il centrodestra su un pacchetto di riforme. Per Antonio Malafarina (Megafono) «bisogna andare al di là dei numeri ufficiali e proporre un patto sulle riforme».
I leader del centrodestra - Roberto Di Mauro (Mpa), Toto Cordaro e Marco Falcone (Forza Italia), Nello Musumeci, Mimmo Fazio e Nino D’Asero (Ncd) - nel pomeriggio hanno firmato una nota in cui danno disponibilità a collaborare sulle leggi per affrontare le emergenze «ma poi si torni alle urne». E l’ala renziana del Pd, quella rimasta vicina a Crocetta, storce il naso: «Le larghe intese sarebbero la morte del governo, la Sicilia non ne ha bisogno» ha detto Giuseppe Lupo.
Intanto in queste ore è in corso il vertice del centrosinistra convocato dal segretario del Pd, Fausto Raciti, per illustrare agli alleati la decisione di ritirare il sostegno a Crocetta. Ma il Megafono e Pdr non sono andati all’incontro. Presenti invece i leader di Udc e Articolo 4.

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