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Pd, Richetti indagato per inchiesta sulle spese del Consiglio dell'Emilia Romagna

BOLOGNA. Matteo Richetti, il deputato Pd che oggi si è ritirato dalla corsa per le primarie del centrosinistra, risulta indagato nell'inchiesta della Procura di Bologna sulle spese dell'assemblea legislativa regionale di cui è stato anche presidente.
A quanto filtra da ambienti politici, nei giorni scorsi alcuni esponenti del Pd si sono recati in Procura, attraverso i propri avvocati, a fare istanza ex articolo 335 per sapere se ci sono procedimenti a proprio carico e tra questi, appunto, Matteo Richetti, assistito dall'avv. Gino Bottiglioni, che lo ha visionato e ha fatto richiesta di avere copia degli atti. 
Nessun commento nè conferma arriva dalla Procura, per mezzo del procuratore aggiunto e portavoce Valter Giovannini.
«Guardiamo con rispetto la decisione di Matteo Richetti di non candidarsi alle primarie in Emilia Romagna e apprezziamo il suo gesto di tutelare il bene del PD e dell'istituzione regionale. In attesa di notizie ufficiali, confidiamo potrà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti che gli verrebbero contestati». Lo afferma Lorenzo Guerini, vice segretario del Pd.


INDAGATO ANCHE BONACCINI. Anche Stefano Bonaccini, candidato alle primarie del centro sinistra in Emilia-Romagna e segretario regionale autosospeso del Pd, è indagato nell'inchiesta per peculato della Procura di Bologna. Lo conferma il suo legale, avv. Vittorio Manes.

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