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Le tasse «divorano» metà stipendio degli italiani

Il cuneo fiscale incide per il 47 per cento sui compensi dei lavoratori single. Negli altri paesi Ocse i tributi gravano per un terzo

PALERMO. Il cuneo fiscale si mangia quasi la metà dello stipendio dei lavoratori italiani. Esattamente il 47,6% della busta paga come rivela il rapporto annuale dell'Eurispes, che sottolinea anche come questo dato sia peggiorato nel tempo e in cinque anni è aumentato dell'1,1%. Un dato ancora più preoccupante se si mette a confronto con quello dei paesi Ocse, dove il peso dei tributi e contributi sulla busta paga si ferma a poco più di un terzo (35,6%). La differenza è di 12 punti percentuali. È quanto emerge dalle tabelle sulla situazione nei paesi Ocse nel 2012, relativa a un single senza figli.  L'Italia occupa il sesto posto nell'elenco dei paesi ordinati sulla base del maggior peso del cuneo fiscale, che è occupato al primo posto dal Belgio (56%). Nel resto d'Europa, invece, i paradisi fiscali si chiamano Svizzera e Paesi Bassi, che sono riusciti a ridurre il peso di tasse e contributi rispettivamente dell'8% e del 6,4%.
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