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Emergenza rapine a Caltanissetta,
la polizia potenzia i controlli

CALTANISSETTA. Generale potenziamento di tutti i dispositivi di sicurezza dopo le due rapine in altrettante banche del capoluogo nello spazio di tre giorni appena. I servizi di controllo del territorio su disposizione del questore Filippo Nicastro sono stati ulteriormente irrobustiti con il raddoppio delle pattuglie di Volanti, Digos e Squadra Mobile alle quali si aggiungeranno, in determinati giorni la settimana, agenti dei reparti prevenzione crimine di Palermo o Catania impegnati nel cosiddetto "Progetto Trinacria". Il questore ha anche disposto che tutto lo straordinario programmato del personale venga svolto all'esterno degli uffici.
Insomma più uomini per strada dopo gli ultimi colpi in banca che hanno suscitato l'immediata reazione di qualche sindacato di polizia estremamente critico nei confronti del governo che mostra di privilegiare in questa fase gli aspetti legati all'immigrazione (accoglienza e rimpatri) che non quelli della sicurezza. Stessi rilievi erano stati mossi da altre sigle sindacali che in certi frangenti hanno chiesto la chiusura del centro d'accoglienza di Pian del Lago dove la sorveglianza esterna impegna un elevato numero di uomini (fra polizia, carabinieri e guardia di finanza) che potrebbero, secondo i sindacati, essere impiegati in servizi di controllo e prevenzione sul territorio.
Le rapine alla "San Michele" di via Libertà e alla "Toniolo" di via Turati (martedì e venerdì) stanno rinfocolando vecchie polemiche in una questura dove si lavora senza soste per individuare gli autori dei due incredibili colpi il primo dei quali, di fronte a Palazzo di Giustizia, ha avuto del clamoroso. Squadra Mobile e Volanti stanno attentamente vagliando le immagini della video sorveglianza interna dei due istituti di credito e di quelli dei negozi vicini e l'ipotesi iniziale è quella che gli autori della rapina alla "Toniolo" possano essere gli stessi di quella alla "San Michele". Nei due casi hanno agito banditi estremamente giovani (trentenni o poco più) con accento marcatamente palermitano e sempre a viso scoperto. E mentre alla "San Michele" il bottino è stato subito quantificato in cinquemila euro, resta ancora incerto quello realizzato dai banditi alla "Toniolo" dove fino a venerdì sera erano ancora in corso i conteggi. Si parla di una somma di denaro oscillante fra i tremila e i settemila euro. In via Turati i malviventi hanno mostrato fatto sfoggio di audacia e rapidità e non si sono fatti scrupolo della presenza nei locali dell'istituto di credito di almeno dieci clienti. Ancora ieri la polizia ha perlustrato in lungo e in largo le campagne dell'hinterland ma anche delle province vicine a caccia della Fiat Punto nera a bordo della quale - secondo testimonianze - i tre banditi si sono allontanati. Il mezzo era stato asportato a Bagheria.

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