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Troppi allacci abusivi, controlli sulla rete idrica di Caltanissetta

CALTANISSETTA. Task-force per stroncare quello che nelle campagne è diventato un vero e proprio flagello. Operai e tecnici di Caltaqua assieme ai carabinieri hanno ripreso a monitorare la rete idrica nelle zone più sperdute del capoluogo dove spesso gli allacci abusivi alle condotte principali provocano danni non indifferenti anche sul piano economico. Caltaqua adesso ha trovato alleati - insperati fino a ieri - nei cittadini.
Da loro sono partite e partono segnalazioni che il più delle volte si rivelano azzeccate e l’ultima ha portato alla denuncia di un agrocoltore sorpreso a rubare acqua nelle cammpagne nissene. Allaciandosi direttamente e indebitamente alla condotta dirottava quantitativi d’acqua notevoli in una sorta di laghetto artificiale utilizzato per fini irrigui. Con un simile sistema evadeva il tributo da versare a Caltaqua ogni trimestre. Il monitoraggio continuo è finalizzato essenzialmente a circoscrivere il fenomeno dei furti d’acqua che penalizza indirettamente tutti coloro che pagano regolarmente i consumi idrici. Caltaqua su questo versante annuncia tolleranza zero per gli abusivi e stesso pugno di ferro sta adottando per i morosi - migliaia - con l’avvio di una campagna di tagli incentrata prevalentemente sul capolugogo e su Gela. La società spagnola intende recuperare un imponente pregresso se si pensa che ad oggi i morosi cronici superano ormai la soglia del dieci per cento e non riguarda come si era sempre pensato i plessi dello Iacp ma anche edifici di recente costruzione nelle zone cosidette bene della città.
Per i nisseni, finita la pausa ferragostana, sono però in arrivo le bollette del terzo trimestre 2014. Non ci sarannno ritocchi tariffari. «Quelle - dicono al quartiere generale di Calatqua - vengono stabilite in campo nazionale dall’autorità per l’acqua e l’energia. Non ci dovrebbero sorprese di sorta». In definitiva non sono previsti i famosi ritocchi del sette per cento che lo scorso anno di questi tempi avevano sollevato un putiferio. Intanto si continuano a registrare lievi disservizi nella distribuzione idrica.
Arriva meno acqua in città e a San Cataldo. I disagi sarebbero riconducibile ai diminuiti apporti drici dall’Ancipa dove Siciliacque da lunedì ha accresciuti i p5relievi da dirottare tutti su Gela dove stanno emergendo inconvenienti di una certa importanza. L’acqua trattata dal dissalatore alle analisi di laboratorio è risultata non buona per l’alto contenuto di manganese.
Circostanza che ha indotto Sicilicque a compensare con maaggiori prelievi di acqua destinati a dissestare Gella. Una situazione che sta provocando crticità non di poco conto nei comuni della fascia sud della provincia specialemnte a Riesi a Mazzarino dove la distribuzione è passata a tre giorni dagli attuali giorni alterni.
All’Ancipa attualmente sono contenuti oltre 18 milioni metri di cibi sufficienti a superare anche la staggione invernale.

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