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Audizione sul Piano Giovani, duro scontro tra Corsello e Scilabra

PALERMO. Fra urla, dossier e anche momenti di commozione è andato in scena il faccia a faccia fra l’assessore alla Formazione Nelli Scilabra e la dirigente Anna Rosa Corsello sul fallimento del Piano Giovani.
La dirigente ha esordito annunciando di aver già consegnato a Crocetta le proprie dimissioni. Poi ha però consegnato in commissione Lavoro all’Ars un corposo dossier in cui scarica tutte le responsabilità sull’assessore.
La Corsello non nomina mai la Scilabra, che definisce invece provocatoriamente “il mio giovane assessore” e “paladino dei ragazzi”. Il nodo centrale della vicenda è il ruolo di Italia Lavoro e Ett, le aziende che hanno gestito la fase operativa della selezione delle domande per i tirocini. Da qui nasce il flop e per la Corsello è tutto frutto di “scelte infauste” della Scilabra, che – sono sempre parole della dirigente – “ha oltrepassato il confine politico del
proprio ruolo per puntare su Italia Lavoro”.
La Corsello ha detto che avrebbe puntato su uffici interni della Regione e ha depositato atti ufficiali in cui emerge il proprio dissenso verso Italia Lavoro, definita non in grado di svolgere il ruolo di gestore del Piano. La dirigente ha sollevato anche dubbi sugli importi assegnati alla società lasciando intendere che c’erano ampi margini per destinare gran parte dei 5 milioni concessi ad assunzioni di esterni.
La dirigente ha urlato di avere agito rispettando le regole e sotto la pressione dell’”ostinata volontà dell’assessore”.
Che a sua volta ha replicato parlando di falsità e omissioni nella relazione della dirigente. Secondo la Scilabra tutto è stato deciso e firmato dalla Corsello: “Non mi sono mai intromessa nelle scelte gestionali. Non conoscevo  neppure le cifre degli appalti. A me non interessava quale società gestiva il Piano ma la riuscita del progetto”. E qui l’assessore ha ceduto alla commozione ammettendo che “stiamo dando uno spettacolo penoso per i giovani”. Con la voce rotta ha ricordato di avere 30 anni e di muoversi “in un mondo in cui c’è chi governa da 30 anni facendo danni”. Infine, la Scilabra ha provato a rassicurare che il Piano Giovani andrà avanti perché sono in vista altri 6 bandi.Ma contro di lei il centrodestra ha già pronta la mozione di sfiducia. E il Pd, col segretario Raciti, ha già annunciato che non difenderà l’assessore. Sullo sfondo resta Crocetta che ieri ha provato ad assolvere sia l’assessore che la dirigente. Ma a entrambe aveva suggerito di evitare lo scontro pubblico, che invece è andato in scena con tutta la sua forza esplosiva.

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