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Spending review, al via i tagli a permessi e distacchi sindacali nella pubblica amministrazione

ROMA. Sta per scattare il dimezzamento delle prerogative sindacali nella P.a, fra cui permessi e distacchi. Il ministro P.a, Marianna Madia, ha infatti firmato, mercoledì scorso, la circolare sul taglio. Lo riporta il sito del Ministero. La riduzione, si precisa, «è finalizzata alla razionalizzazione ed alla riduzione della spesa pubblica». Scatta il countdown, entro il 31 agosto - mancano solo 6 giorni - «tutte le associazioni sindacali rappresentative dovranno comunicare alle amministrazioni la revoca dei distacchi sindacali non più spettanti». Lo prevede la circolare del ministro Pa, Marianna Madia. «Il rientro nelle amministrazioni dei dirigenti sindacali oggetto dell'atto di revoca avverrà -è precisato- nel rispetto» del contratto collettivo nazionale quadro sulle prerogative sindacali ,«nonchè delle altre disposizioni di tutela».


A soli due giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della conversione in legge del dl Madia, di riforma della P.a, e a un giorno dall'entrata in vigore del provvedimento, arriva la circolare che detta, punto per punto, l'applicazione della previsione, contenuta all'articolo 7 del decreto.  «Limitatamente ai distacchi», viene spiegato, «la decurtazione del 50 per cento non trova comunque applicazione qualora l'associazione sindacale sia titolare di un solo distacco». Un'altra precisazione riguarda «le Forze di polizia ad ordinamento civile e per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco (personale non direttivo e non dirigente e personale direttivo e dirigente)»: «in sostituzione della riduzione del 50 per cento si prevede che alle riunioni sindacali indette dall'amministrazione possa partecipare un solo rappresentante per associazione sindacale». Nel caso in cui, sottolinea ancora la circolare, «le associazioni sindacali abbiano comunque utilizzato prerogative sindacali in misura superiore a quelle loro spettanti nell'anno si provvederà secondo le ordinarie previsioni contrattuali e negoziali». Di conseguenza, viene aggiunto, «ove le medesime organizzazioni non restituiscano il corrispettivo economico delle ore fruite e non spettanti, l'amministrazione compenserà l'eccedenza nell'anno successivo, detraendo dal relativo monte-ore di spettanza delle singole associazioni sindacali il numero di ore risultate eccedenti nell'anno precedente fino al completo recupero».



Il taglio del 50% dei permessi sindacali nella Pa, che scatterà dal primo settembre, «non si applica» alle Rsu, ovvero alle Rappresentanze sindacali unitarie. Lo precisa la circolare firmata il 20 agosto dal ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia.

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