Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

I sindaci del Nisseno a confronto sull’emergenza ospedali

Nel corso della riunione si parlerà dell’attuale situazione del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia e del piano di razionalizzazione della rete ospedaliere in provincia

CALTANISSETTA. Martedì alle 10 in seconda convocazione, a Palazzo del Carmine è stata convocata dal sindaco del capoluogo Giovanni Ruvolo, in qualità di presidente, la conferenza dei sindaci del distretto sanitario. All’incontro, oltre ai sindaci della provincia, parteciperà anche il nuovo direttore generale dell’Asp, Ida Grossi, che, per l’occasione, ha chiesto e ottenuto di integrare l’ordine del giorno della Conferenza, riguardante la “calendarizzazione delle iniziative per l’approfondimento delle problematiche sanitarie del territorio dell’Azienda sanitaria, con un ulteriore argomento relativo al “Piano Straordinario di Interventi Sanitari nell’area a rischio ambientale di Gela”. Nel corso della riunione si parlerà anche dell’attuale situazione del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia e della rete ospedaliere in provincia per la quale sono state espresse preoccupazioni in merito al piano di razionalizzazione della rete ospedaliera, che il governo nazionale intende programmare per la Sicilia e per la Provincia di Caltanissetta. Secondo questo piano infatti le strutture ospedaliere con meno di 60 posti letto sarebbero destinate a chiudere i battenti.
Nel nisseno salterebbero le strutture ospedaliere M. Immacolata Longo a Mussomeli, il Maddalena Raimondi di San Cataldo, il Santo Stefano a Mazzarino e il Suor Cecilia Basarocco di Niscemi. Non c’è insomma da stare allegri. Contro questo piano si scaglia il Coordinamento Provinciale del partito di Italia dei Valori. «Il Patto per la Salute – scrive il coordinatore - nasce ancora prima del piano di razionalizzazione della rete ospedaliera siciliana. Il piano presentato dall'assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino, prevede un’assistenza ospedaliera sul territorio utilizzando il concetto di rete integrata dei servizi anche attraverso il mantenimento dei piccoli e medi presidi ospedalieri riorganizzati in Ospedali riuniti; Un piano che prevedeva un aumento dei posti letto per l'Asp di Caltanissetta di 190 posti letto in più per le strutture pubbliche, 656 (166 in più rispetto al 2010) per pazienti acuti e 126 (24 in più) per post acuti». Da qui quindi l’auspicio che il governatore Crocetta e l’assessore regionale alla Salute possano dare attuazione al progetto della rete ospedaliera di Caltanissetta per il prossimo triennio, con l’obiettivo di ridurre le discrepanze tra la popolazione della zona Nord e quella della zona Sud della provincia e del Vallone in particolare per evitare una suddivisione geografica e determinare scenari di servizi assistenziali a due corsie, quella primaria preferenziale e quella secondaria. 

Caricamento commenti

Commenta la notizia