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Fiorello, Riotta e altri «influencer»
Ecco i siciliani che orientano sul web

PALERMO. Quanto i nostri comportamenti sono influenzati da ciò che leggiamo? E quanto ciò che leggiamo tende a orientare le nostre opinioni, per esempio in un acquisto on line? Pare che la gran parte delle informazioni alle quali accediamo, circa il 90 per cento, siano state create direttamente o integrate da una piccola cerchia di utenti, cioè il restante 10 per cento. E secondo stime il 60 per cento degli acquisti on line viene orientato da questo 10 per cento, cioè dagli «influencer».
Ma chi sono questi e cosa fanno? Si tratta di persone la cui attività in rete è seguita da un consistente numero di utenti (followers) di cui influenzano il pensiero. Salta subito in mente l’esempio del binomio Casaleggio-Grillo, diventati per milioni di utenti dei veri e propri guru capaci di spostare il peso politico di un intero Paese. Anche se a rigore loro due non sono degli influencer. «Con questo termine - spiega Tony Siino, web strategist e blogger siciliano fondatore di BlogItalia e Rosalio.it - letteralmente si intende un soggetto capace di influenzare altri, di aiutare a formarsi un’opinione su cose e persone. In un senso più ampio penso che anche un soggetto che possa rendere prioritari temi, dettando l’agenda, possa in un certo senso influenzare. Casaleggio e Grillo hanno però una visione della Rete simile alla tv, difficile vederli dialogare con qualcuno, fanno più una trasmissione unidirezionale. Tra gli influencer, invece, mi vengono in mente Riotta e Mentana, ma forse il caso più emblematico è Fiorello. Il suo registro è quello dell’ironia, ma intelligente».

Aspetto non trascurabile per essere un influencer è, quindi, l’interazione con gli utenti, e soprattutto la capacità di sapersi muovere sul web, essere sempre informati, postare argomenti che possano coinvolgere sempre più follower, conoscere perfettamente l’uso dei social network quali Facebook, Twitter, Instagram, Google+, Tumblr, Linkedin, Youtube, FourSquare. «Gli influencer agiscono dove ci sono interazioni, quindi nell’ambito delle comunità on line»: è proprio Gianlorenzo Casaleggio a spiegare come i contenuti generati dagli influencer ricoprano tutte le tipologie: in cima i video (94%) a cui seguono gli articoli sui propri blog; le recensioni di film, libri e prodotti editoriali; sino agli aggiornamenti su social come Facebook.

In che modo possiamo scoprire chi sia un influencer, e quale sia la nostra capacità di influenzare l’opinione altrui attraverso i social media? Un metodo incontestabile non esiste, ma tra gli strumenti più affidabili c’è «Klout», piattaforma che permette di calcolare - con un punteggio da 0 a 100 - il proprio livello di influenza. Basta iscriversi e collegare i vari account per ottenere il nostro punteggio e scoprire che influenza hanno i nostri post, i nostri tweet o le nostre foto sui amici e follower. Il calcolo avviene attraverso algoritmi quantitativi che tengono in considerazione volume e qualità delle interazioni sviluppate. Tra gli influencer di casa nostra, segnalati ogni mese su Rosalio.it, troviamo in cima Riotta e Fiorello, Tony Siino o l'attivista lgbt Daniela Tomasino. Ma in Sicilia la strada da fare in tema di social media marketing e networking è molta, soprattutto per i politici: «Sono molto indietro - spiega Siino -. Dovrebbero lavorare meglio su comunicazione e dialogo».

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