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Furti nelle abitazioni in aumento, allarme anche in Sicilia

I dati del rapporto Bes 2014, presentato da Cnel e Istat, fanno riferimento agli anni 2011-2013. Nel biennio nell’Isola episodi cresciuti del 52%

PALERMO. I furti nelle abitazioni, insieme a rapine, borseggi sono in aumento in tutto il territorio nazionale, fatta eccezione per il Lazio e il Molise. È quanto emerge dal rapporto Bes 2014 (Benessere Equo e Sostenibile), presentato da Cnel e Istat.

L’indagine, che fa riferimento agli anni 2011-2013, evidenzia che nel 2012 si è verificato, in particolare, un boom dei furti in abitazione, con un aumento di quasi il 40% rispetto al 2010. E in questo non c'e' divario tra Nord e Sud: si registra il 61% in piu' nel biennio nel Nord-est, il 42% nel Mezzogiorno, con un picco del 52% in Sicilia e Sardegna, il 31% nel Centro e il 30% nel Nord-ovest. Anche gli scippi e i borseggi denunciati sono in crescita, rispettivamente del 40,5% e del 28,6%.

La graduatoria dei furti nelle case, aggiornata al 2012, vede al primo posto l’Emilia Romagna con 27 casi ogni mille famiglie, l'Umbria al secondo posto con 21,5 episodi. Dati in generale aumento se si considera che in Italia nel 2004 i furti nelle abitazioni erano in media 8,5 ogni 1000 famiglie e nel 2012 sono arrivati a 16,7%.  Tra il 2011 e il 2012, la frequenza dei furti a livello nazionale è aumentata del +12,3%.

Furti in aumento anche nei primi sei mesi del 2014, complessivamente cresciuti del 30%, rispetto allo stesso periodo del 2013. Lo rileva un'analisi di Confabitare, che mette in guardia chi parte per le ferie. A Bologna sono aumentati del 31,9%, a Milano del 30,5%, a Torino del 27,6% e a Roma del 26,8%.

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