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Museo civico a Niscemi, il sogno è più vicino

NISCEMI. Un passo avanti verso la realizzazione del museo civico, un sogno di tutta la città che finalmente sta per concretizzarsi. Il Comune di Niscemi ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana il bando di gara, approntato dalla stazione appaltante dell'Urega (Ufficio regionale per l'espletamento delle gare di appalto) di Caltanissetta, riguardante i lavori di progettazione esecutiva per il recupero e il risanamento conservativo dell'ex Convento dei Frati Minori Francescani (già sede dell'ospedale cittadino "Suor Cecilia Basarocco") per un importo complessivo di 1 milione e 712mila euro. Una volta ultimata l'opera di riqualificazione, l'immobile - dotato degli opportuni spazi espositivi e degli uffici amministrativi - sarà destinato ad accogliere le strutture museali della città: in primis, il museo della civiltà contadina "Angelo Marsiano", che ospita circa tremila reperti (di cui 612 posti sotto vincolo dall'Assessorato regionale ai Beni Culturali); ma vi troveranno posto anche il museo comprensoriale di storia naturale, la pinacoteca e l'archivio storico comunale. L'esecuzione del progetto darà anche una boccata di ossigeno alla disoccupazione locale. A norma di bando, l'impresa aggiudicataria dell'appalto dovrà impegnarsi al reperimento della manodopera e delle maestranze locali, nella misura non inferiore al 50%, con particolare riferimento ai soggetti disoccupati o in cerca di prima occupazione che versano in particolari condizioni di disagio economico e sociale.
Il termine ultimo per la presentazione delle offerte o delle domanda di partecipazione alla gara da parte delle imprese, anche a livello comunitario, interessate scade alle ore 13 del 4 settembre prossimo. I tempi di realizzazione dell'opera, che è stata finanziata con i fondi comunitari del Pist, non sono molto larghi. Secondo il decreto di finanziamento, l'immobile restaurato e "chiavi in mano" dovrà essere consegnata entro la fine del 2015. Un lasso di tempo un po' stretto, ma che dovrà essere rispettato se non si vuole vedere svanire un progetto dall'alta valenza sociale e culturale. "Si tratta di un sogno - spiega Totò Ravalli, direttore del museo Marsiano -, nato 25 anni fa, che finalmente comincia a diventare realtà. Il Lions club, proprietario del museo della civiltà contadina, è stato il promotore e il fautore del protocollo d'intesa fra i diversi enti interessati al progetto che ha portato al cospicuo finanziamento. Ora, si attende l'espletamento della gara e l'inizio dei lavori".

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