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Guinness Cup, una solida Inter batte una brutta Roma

FILADELFIA. La Roma saluta la Guinness Cup e  chiude la tournee americana con una sconfitta contro l'Inter. A  Filadelfia, sul campo degli Eagles del football americano dove a  volte si fa fatica ad individuare le linee giuste del campo,  finisce 2-0 per i nerazzurri di Mazzarri, a segno con Vidic nel  recupero del primo tempo e poi con capitan Nagatomo nella  ripresa, al termine di un'azione in cui il comportamento della  difesa romanista non è apparso impeccabile. Per Rudi Garcia è ancora tempo di esperimenti, e infatti  prova ancora Florenzi come esterno basso a destra e fa esordire  il nuovo acquisto Astori, appena arrivato negli States. In  attacco fuori Totti e dentro Destro a fare il centravanti-boa.  Anche Mazzarri fa le sue prove, con uno Jonathan schierato nel  ruolo di interno di centrocampo, dove c'è anche il nuovo  arrivato M'Vila, e con Botta teorica 'spallà di Icardi in  attacco. Si è giocato con inizio alle 13 ora locale e per questo  il caldo si è fatto sentire, condizionando la partita (con tanto  di timeout) in particolare nel primo tempo.  Il 2-0 consente all'Inter di rimanere in corsa per la finale  di questo torneo americano: al team di Mazzarri servirà una  vittoria del Real Madrid sul Manchester United, per superare gli  inglesi e quindi smentire le pessimistiche previsioni della  vigilia.    


La Roma, incitata anche dal suo presidente James Pallotta,  presente prima a bordo campo e poi in tribuna, recrimina non  solo per il risultato ma anche per l'infortunio che dopo pochi  minuti l'ha privata di Castan, che ha avuto problemi ad una  coscia ed è stato costretto a uscire. Sfortuna a parte, la  squadra di Garcia ha fatto un passo indietro rispetto alle  precedenti prestazioni, 'ruminandò gioco con poco costrutto e  costruendo poche azioni pericolose. Ininfluente il contributo da  parte di Iturbe, un acquisto da cui si aspetta molto e che  invece si è limitato a qualche scatto e a qualche recupero in  fase difensiva. Si vede che è in ritardo di preparazione, quindi  il tempo gioca a suo favore. Una grossa occasione la Roma l'ha  comunque avuta, ed è stata clamorosa, per l'errore di Destro a  inizio ripresa. L'attaccante, ex di turno, ha sbagliato sotto  porta fallendo, di testa, la più facile delle conclusioni dopo  un assist di Florenzi: il pallone è finito fuori.      Non altrettanto sprecona è stata l'Inter, passata in  vantaggio al 46' pt, con Vidic che, dopo aver ben 'tagliatò sul  primo palo, è intervenuto sotto misura, di testa, deviando in  porta la punizione calciata da Dodò, uno dei migliori in campo  assieme a Kuzmanovic. Il raddoppio al 24' st quando, dopo  un'azione di Kovacic, Nagatomo ha raccolto un cross di  D'Ambrosio smorzato da Astori, e ha battuto Skorupski da due  passi.    


La consueta girandola di cambi (in campo si è visto anche  Totti) ha svuotato di significato il match, e da ricordare c'è  stato solo un tiro di Sanabria parato da Carrizo, ultimo atto di  un match sul quale ora i due tecnici avranno modo di riflettere.  Intanto, nonostante il Ko, Rudi Garcia trae le prime indicazioni  positive: «per me quando un attaccante ha occasioni è un segnale  più positivo che negativo - spiega il tecnico -. Abbiamo  lavorato sul piano fisico e davanti alla porta i miei devono  trovare la giusta precisione. Questo è casuale, non sono  preoccupato». 

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