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Finanziaria, ecco la mappa dei nuovi contributi

PALERMO. Rispetto agli enti che avevano avuto il via libera in commissione Bilancio, dall'albero della cuccagna "cadono" il Coppem (ente che si occupa di investimenti all’estero, caro al Pd), l'Autodromo di Pergusa (sponsorizzato tra gli altri dal deputato ennese Pd Mario Alloro) i Carnevali di Sciacca, Acireale, Termini Imerese e la Sagra del Mandorlo in fiore di Agrigento. Rientra, invece, il Brass Group (finanziato con 300 mila euro), sostenuto da uno schieramento trasversale che va dal Pd al Cantiere Popolare (Toto Cordaro). Il "gong" della manovra-ter che vale circa 850 milioni di euro suona all'alba. L'Ars ha approvato alle 5,30 del mattino la terza manovra Finanziaria dell'anno, al termine di un iter particolarmente tormentato che ha visto il governo essere battuto più volte in aula. Il documento è stato approvato con 42 voti favorevoli, 21 contrari e un astenuto.

LA TORTA DEI FONDI.
Ma come in ogni Finanziaria, l'ultima notte della manovra è stata spesa per discutere dell'articolo 27, la torta dei fondi da spartire alle associazioni sponsorizzate dai vari deputati, fonti di consensi elettorali. Articolo ribattezzato, nonostante le precisazioni del presidente Crocetta, come la «nuova tabella H». Alla fine si è deciso di separare l'allegato 1, che prevede tutte le spese per gli enti collegati alla Regione (Esa, teatri, consorzi) e che ammonta a quasi 150 milioni, dalle altre voci relative ai contributi agli enti.
Gli esclusi, come la Fondazione Falcone e l'Istituto Gramsci, che non riceveranno i soldi direttamente dalla Regione, potranno partecipare a un bando, per il quale è previsto uno stanziamento di 10 milioni. Crocetta ha assicurato, comunque, che gli aiuti al Coppem saranno garantiti per altre vie, ma intanto, il segretario generale, Carmelo Motta, fa sapere che verranno interrotte le attività sul dialogo interreligioso.

CHI È SALVO.
Dopo la bagarre in aula, tra gli enti che verranno immediatamente finanziati, rientrano la Fondazione banco alimentare (300 mila euro), il Banco Opere di carità (200 mila euro) e le tre università pontificie, care all'area di centrodestra, oggetto di un acceso scontro durante la conferenza di capigruppo di giovedì pomeriggio. Ecco allora 198 mila euro per la Pontificia facoltà teologica di Palermo,142 mila per lo Studio teologico San Paolo di Catania, 67 mila per lo Studio teologico San Tommaso di Messina.
È salvo il Cerisdi. L'ente di Castello Utveggio, che inizialmente Crocetta avrebbe voluto chiudere, non solo è salvo, ma riceve più contributi. Rispetto ai 200 mila euro supposti, i finanziamenti salgono a 350 mila euro. Durante la notte, però, non passa l'emendamento dei Democratici riformisti e di Voce Siciliana, che avrebbero voluto far lievitare di altri 140 mila euro il contributo, per sostenere le borse di studio (Premio Giovanni Bonsignore), promosse dallo stesso ente.
È salva la Fondazione Whitaker, cara all'Udc, a cui vengono assicurati 400 mila euro. Ecco i fondi per gli enti di natura socio-caritatevole, su cui era unanime la volontà di mantenere i contributi previsti e per i quali si era battuto il presidente della commissione Bilancio, Nino Dina (Udc): si tratta di 1,543 milioni per l'Unione italiana ciechi, 1,7 milioni per la Stamperia Braille, 600 mila euro per il centro Helen Keller (la struttura che si occupa di addestrare i cani per i non vedenti) e 523 mila euro all'Ente nazionale per l'assistenza dei sordomuti.
Ridotti di 52 mila euro i finanziamenti per i Consorzi dei Comuni che gestiscono i beni confiscati. Sforbiciata di 25 mila euro sui fondi destinati alle Università e agli osservatori astronomici (da 225 a 200 mila euro), mentre scendono di 93 mila euro i fondi per i Consorzi agrari. Non muoiono le associazioni bandistiche (45 mila euro) e quelle concertistiche (495 mila), mentre è stato ripristinato, grazie a un emendamento di Marco Falcone (Forza Italia) il buono scuola, che verrà sostenuto con 2 milioni di euro.

C’È ANCHE CHI RADDOPPIA.
Nell'allegato 1 figurano anche enti regionali che danno lavoro a migliaia di siciliani e che aspettano i soldi della manovra per garantire gli stipendi fino a dicembre. Salve le buste paga dei consorzi di bonifica che usufruiranno di 28 milioni e mezzo. Calano i soldi per l'Ente sviluppo agricolo (da 14.976 a 8.973 euro), per gli enti parco (da 14 milioni e mezzo a 8.959 euro) e quelli destinati all'Arpa (da 9874 a 5.686).
Raddoppiati, rispetto alla manovra bis, i finanziamenti per l'Istituto Vite e Vino (3 milioni 553 mila euro) e per gli enti parco (da 710 mila a 1,35 milioni). Diminuiscono i fondi per l'Istituto di incremento Ippico di Catania (da 1.842 a 938 mila euro) e quelli per il Consorzio per la ricerca sulla filiera lattiero casearia (da 1.665 euro a 1.475). Rimane lo stesso il budget per la Kore di Enna, a cui viene riconosciuto quasi un milione e mezzo, mentre 3 milioni 660 mila euro vengono assicurati ai consorzi universitari e quasi 11 milioni agli Ersu.
Arrivano anche i finanziamenti per Taormina arte (500 mila euro), per le Orestiadi di Gibellina (317 mila euro) e l'Istituto nazionale del dramma antico (350 mila euro). Niente soldi, invece, per le strutture teatrali private, mentre sono stanziati 72 mila euro per le compagnie teatrali con gestione cooperativistica. Dimezzati i fondi per il Bellini di Catania (da 14.820 mila euro a 7 milioni e mezzo), 850 mila per lo Stabile catanese, poco più di 2 milioni per il Vittorio Emanuele di Messina, un milione e mezzo per il Biondo di Palermo e cinque milioni all'orchestra sinfonica siciliana.
Soddisfatto il sovrintendente Francesco Giambrone del Teatro Massimo di Palermo «che ha visto confermata la dotazione finanziaria di poco più di 8 milioni».

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