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Sorgi: «I partitini dell’opposizione stanno paralizzando la democrazia»

L’editorialista de La Stampa: la Costituzione dà alle opposizioni un potere smisurato, per cui ogni decisione richiede un compromesso

Il corto circuito fra le opposizioni e pezzi della maggioranza sta paralizzando la democrazia. Il Senato diventato teatro di una corrida dove partiti e partitini lottano per la sopravvivenza senza curarsi di quello che accade intorno. A cominciare dalla situazione economica che non cessa di destare allarme. La lotta all’ultimo emendamento sulla legge di riforma costituzionale è un fatto anomalo o è la manifestazione di una malattia più profonda? Ne parliamo con Marcello Sorgi, giornalista e scrittore di origine palermitana che oggi firma gli editoriali per La Stampa.

DA CHE COSA NASCE QUESTO SCONTRO FURIBONDO AL SENATO: SOLO UN INCIDENTE LEGATO ALL'AMPIEZZA DELLA RIFORMA O C'È QUALCOSA DI PIÙ?
«Quello che sta accadendo non solo è perfettamente legittimo, ma corrisponde al dettato della Costituzione del 1948, quella scritta e quella materiale, formatasi durante sessantasei anni. Una Costituzione, va ricordato, che affida alle opposizioni, quali che siano, un potere smisurato; e richiede per ogni decisione un compromesso, un accordo, una condivisione, da sempre sbilanciati a sfavore dei governi e delle loro maggioranze».

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