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Mafia, il legale di Provenzano: "Ingroia arriva tardi"

PALERMO. «Forse l'avvocato Ingroia non sa che il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha aperto, d'ufficio, il procedimento per la sospensione esecuzione pena per Provenzano, dopo che il reparto 41 bis dell'ospedale S. Paolo ne ha certificato l'incompatibilità con la detenzione. Ingroia arriva tardi». Lo dice l'avvocato Rosalba Di Gregorio, difensore del boss Bernardo Provenzano. L'ex pm Antonio Ingroia nei giorni scorsi aveva auspicato la revoca del carcere duro per il padrino di Corleone, gravemente malato da anni. «L'avvocato Ingroia, peraltro, - aggiunge - ricorda che, nel 2012, quando da pm ha interrogato Provenzano,
l'ha trovato 'vecchio, stanco e malatò. Lo ha visto in una condizione in cui 'poteva aver subìto violenze e minaccè e , comunque, non appariva più 'capomafia efficiente e
implacabile!!!'. Allora, invece di interrogarlo sulla trattativa senza avvocato, poteva chiedere la revoca del 41 bis magari per sottrarlo, come dice lui, alle potenziali violenze, o ad 'apparenti e anomali suicidì». «Io - conclude - avevo presentato istanze in tal senso anche
alla Procura di Palermo».

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