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Capannone in fiamme a San Cataldo, si segue la pista dolosa

SAN CATALDO. Sarebbe di natura dolosa l’incendio che l’altra notte ha devastato un fienile in via Cristoforo Colombo, una delle zone residenziali nella parte alta della città. In fiamme ben centocinquanta balle di fieno accatastate in un capannone all’aperto nella proprietà di G.L., titolare con il fratello di una macelleria nel centro cittadino. La natura dolosa è stata accertata dai vigili del fuoco intervenuti insieme alle squadre della forestale giacché il rogo era partito da quattro punti diversi.
Un incendio interminabile. Ancora ieri a distanza di quasi ventiquattrore una squadra dei vigili del fuoco è rimasta impegnata sul posto per controllare i focolai ancora accesi e comunque difficilissimi da circoscrivere. Il violento rogo, sul quale ora stanno indagando i carabinieri, è scoppiato alla mezzanotte di martedì quando il vicinato è stato invaso dal fumo acre e denso sprigionato dal materiale accatastato sul padiglione a sua volta sormontato da una copertura in eternit, lambita anche dalle fiamme, dalla quale sono cominciati a cadere frammenti di materiale oltremodo pericoloso. L’amianto sprigionato dal vento si è sparso nelle zone circostanti oltre che sulle balle di fieno determinando una situazione di potenziale pericolo per tutto l’ambiente intorno. Il valore della merce andata in fumo ammonta ad oltre seimila euro dal momento che il costo unitario di una balla di fieno si aggira attorno ai 40 euro. Un danno non indifferente e super lavoro ovviamente per i vigili del fuoco che si sono alternati per l’intera giornata in una zona per tenere quanto meno sotto controllo la situazione ed eventualmente intervenire al fine di evitare il propagarsi delle fiamme.
Fortunatamente l’incendio non ha avuto conseguenze per persone o animali visto che al momento non era presente nessuno. Il fienile in questione sorge in via Cristoforo Colombo a poche centinaia di metri dalla sede di un impianto di demolizione auto. Sull’episodio hanno avviato indagini i carabinieri per risalire agli autori di quello che a prima vista presenta tutti gli aspetti di un atto doloso. Ipotesi avvalorata per altro dalle modalità con cui sarebbero state appiccate le fiamme partite da quattro punti diversi.

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