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Foto hard in rete, Google sommersa
da 70 mila richieste di cancellazione

Fa scuola lo scandalo del festino sadomaso dell’ex magnate della Formula 1 Max Mosley: ha vinto tutte le cause

Le settantamila richieste di cancellazione di contenuti in un mese arrivate da coloro che invocano il diritto all’oblio in Rete, sancito da una sentenza della Corte di giustizia europea. E poi tanti altri grattacapi per il motore di ricerca più utilizzato del mondo. L’ultima più illustre gatta da pelare di Google si chiama Max Mosley. L’inglese ex presidente della Fia, la federazione internazionale dell’automobile che gestisce la Formula Uno, dopo aver già sconfitto legalmente il colosso californiano in altri due Paesi europei, ha aperto una nuova battaglia legale nel Regno Unito. A detta degli avvocati del dirigente sportivo londinese, cliccando su google.uk, il dominio britannico del sito di Mountain View, continuano ad esserci fotogrammi del famoso video dello scandalo di Chelsea, venuto alla ribalta nel 2008.


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