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Fiat di Termini Imerese, Grifa disposta a investire 350 milioni di euro

PALERMO. Grifa, la società disposta a produrre auto ibride a Termini Imerese, dove la Fiat ha chiuso la fabbrica nel 2012, ha definito le procedure per aumentare il capitale sociale, portandolo da 25 a 100 milioni di euro. È quanto emerso, secondo fonti sindacali, nel corso del vertice al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza dello stabilimento siciliano del Lingotto.


Il gruppo ha ribadito la propria disponibilità a investire a Termini Imerese 350 milioni di euro, produrre a regime 35mila vetture ed assumere 475 operai. Sono 1.200 le tute blu di Fiat e dell'indotto in cig in deroga fino al 31 dicembre. Entrare nel merito del progetto che ci è stato illustrato oggi - dice il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone - è prematuro. Il numero di lavoratori che vorrebbero impiegare è insufficiente e non è chiaro quali prospettive possono esserci per le ditte dell'indotto e quali relazioni industriali Grifa intende avviare con queste aziende».


Esprime cauto ottimismo l'Ugl. «È importante - dice il segretario della Ugl metalmeccanici Antonio Spera - arrivare in tempi stretti a soluzioni solide, perchè il tempo stringe e il 31 dicembre scadrà la cassa integrazione». La Fim Cisl, invece, sottolinea che occorre «verificare la fattibilità della continuità degli ammortizzatori sociali per consentire l'avvio del piano industriale».


Sindacati e azienda torneranno a discutere i primi di agosto nella sede di Confindustria a Palermo. Altri incontri sono in programma a settembre: uno si terrà a Roma nella sede del ministero dello Sviluppo economico l'8 sul tema degli ammortizzatori sociali e il mantenimento dei livelli occupazionali in caso di messa a regime del progetto. L'altro, invece, il 22 settembre al Mise per definire l'accordo di programma quadro per il rilancio del polo industriale termitano.

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