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Detenuto dà in escandescenze al pronto soccorso dell'Ospedale Sant'Elia di Caltanissetta

CALTANISSETTA. Panico al pronto soccorso del Sant’Elia ieri sera intorno alle 20 quando un detenuto ha cominciato a dare in escandescenze, picchiando gli agenti che lo avevano in custodia e colpendo con calci e pugni tutto ciò che trovava nelle vicinanze. Il giovane, accompagnato da due guardie penitenziarie, era già stato visitato dal medico di turno. Finiti i primi accertamenti stava per essere portato nel cosiddetto “acquario”, la stanza separata da un vetro dal corridoio del pronto soccorso, dove solitamente vengono tenuti coloro che potrebbero avere malattie infettive o i detenuti, che vengono in questo modo tenuti sotto controllo. Ad un certo punto, non si sa per quale motivo, il giovane detenuto ha dato in escandescenze colpendo e ferendo le guardie carcerarie. Tutto intorno è scoppiato il caos. I malati e i loro parenti, presi dal panico, hanno cominciato a gridare, i medici preoccupati hanno chiamato immediatamente polizia e carabinieri che sono arrivati tempestivi sul posto. I sanitari hanno avvisato anche lo psichiatra di turno per una perizia e almeno su questo fronte tutto è ritornato alla normalità nel giro di mezz’ora.
Il giovane infatti è stato sedato e dopo qualche minuto, quando già era stato fatto distendere su una barella, si è tranquillizzato. Altri problemi però si erano già profilati nel pomeriggio visto che ben 32 malati erano in attesa di ricovero e in alcuni reparti al momento non vi è neanche un posto letto a disposizione. E in pronto soccorso si è immediatamente recato il direttore di presidio Raffaele Elia che ha adottato misure di urgenza predisponendo il ricovero dei malati in appoggio in altri reparti, provvedimento che ha scongiurato ulteriori disagi per chi ieri ha vissuto una vera e propria odissea in uno dei reparti dove l’emergenza, in tutti i sensi, è ormai all’ordine del giorno.

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