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Ars, le cifre della stangata sulle pensioni d’oro

Il Consiglio di presidenza tassa gli assegni di quiescenza di super-burocrati ed ex deputati: taglio da un milione di euro l'anno

PALERMO. Una stangata sulle pensioni d'oro dell'Ars. A volerla calare, a partire dal primo agosto, è il Consiglio di presidenza che vuole tassare gli assegni di quiescenza di ex burocrati e deputati siciliani. Un contributo di solidarietà che viaggia in una delibera adottata ieri, con cui viene recepito un provvedimento approvato a giugno dal Senato, con l'obiettivo di trovare risorse in tempi di spending review. Una "tassa" che sulle buste paga dei burocrati verrà attuata secondo tre fasce: sulle pensioni da 90 a 130 mila euro annui lordi verrà applicata un'aliquota del 6 per cento, pari a tagli che graveranno per 5.400 euro sulla soglia di partenza fino ai 7.800 euro sul gradino di arrivo.
Per i pensionati d'oro, quelli cioè da 130 a 190 mila euro, il taglio sarà più drastico, pari al 12 per cento, che corrisponde a una riduzione compresa tra i 15.600 euro e i 22.800 euro l'anno.


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