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Faraci sul Giornale di Sicilia: «Sangue sulle strade, spenderemo 180 milioni»

Interventi per oltre 180 milioni di euro per la messa in sicurezza delle autostrade Palermo-Messina e Messina-Catania, l’avvio di lavori dei lotti 6-7-8 per la costruzione di altri 20 chilometri della Siracusa-Gela, manutenzione ordinaria e straordinaria per oltre 30 milioni, l’adeguamento del viadotto Ritiro di Messina. E in più un progetto di restyling per le 159 gallerie esistenti e uno studio per i 353 viadotti nella rete gestita dal Cas. Molti dei tunnel al buio rappresentano infatti un grosso pericolo per chi guida. Così il Consorzio autostrade siciliane proverà a scrollarsi di dosso le critiche cui periodicamente è soggetto. Non ultime, ieri, quelle di Filt e Fillea Cgil che in una nota hanno denunciato che «l’autostrada Catania-Messina versa in un grave stato di degrado». Nulla di nuovo. D’altronde anche Rosario Faraci, presidente del Cas, ammette di essere «consapevole della non adeguatezza agli standard europei delle nostre autostrade».
E per questo «l’impegno mio e del consiglio direttivo è finalizzato a superare quotidianamente ogni singola criticità per tutelare la sicurezza degli utenti, rilanciando e migliorando la rete autostradale, ovviamente con i limiti umani e senza bacchetta magica».

FARACI, LEI A INIZIO 2013, ENTRA NEL CAS PER OCCUPARSI DEGLI ASPETTI FINANZIARI. E A SETTEMBRE 2013 DIVENTA IL PRESIDENTE. IN CHE CONDIZIONI HA TROVATO QUESTO CONSORZIO?
«Ho messo a disposizione del presidente della Regione Rosario Crocetta e del Consorzio per le autostrade la mia professionalità di dottore commercialista e di professore di economia aziendale. Ho trovato una gestione con alcuni arretrati e un elevato contenzioso con le imprese. Con gli altri componenti del consiglio direttivo ci siamo subito messi all’opera per recuperare il tempo perduto. Molti adempimenti riferiti ai bilanci e alla gestione erano stati evasi dal precedente commissario straordinario Antonino Gazzara oggi vice presidente dell’ente, altri sono stati esitati dal mio insediamento a oggi».

AGLI AUTOMOBILISTI PERÒ PIÙ CHE CONTI E BILANCI INTERESSA CHE LE STRADE SIANO BEN TENUTE. ED ANCHE L'ASSESSORATO ALLE INFRASTRUTTURE GUIDATO DA NICO TORRISI HA CHIESTO RECENTEMENTE INTERVENTI URGENTI A SEGUITO DI UN'ISPEZIONE. COME RISPONDERETE?
«Sono grato al presidente Crocetta che tiene in grande conto il rilancio e il risanamento del Cas e con il quale mi muovo in piena sintonia. Con l’assessore Torrisi, e già con Bartolotta, ho costanti rapporti di collaborazione. Alle ispezioni, l’ente risponde con progettazioni e lavori cantierabili, con atti concreti di gestione, con innovazioni tecnologiche per migliorare lo standard qualitativo dei servizi. Ovviamente bisogna avere il tempo necessario».

AI CITTADINI SI CHIEDE SPESSO, SE NON SEMPRE, DI ASPETTARE. L'ASSESSORE TORRISI HA PARLATO DI INIZIO 2015 PER L'AVVIO DEI LAVORI SULLE GALLERIE TINDARI E CAPO D’ORLANDO. E NEL FRATTEMPO COME SI ATTRAVERSERÀ QUEL TRATTO?
«Le due gallerie in atto sono sotto sequestro dall’autorità giudiziaria. Una volta autorizzati alla effettuazione dei lavori previsti, i bandi sono già predisposti, nel giro di due anni saranno completate. In atto in queste gallerie il transito è deviato nella carreggiata opposta».

NELLA RELAZIONE DELL'ASSESSORATO SI FA RIFERIMENTO ANCHE AI PEDAGGI CHE FRUTTEREBBERO AL CAS 70 MILIONI E CHE PER IL 34 PER CENTO DEVONO ESSERE REINVESTITI IN MANUTENZIONE E RINNOVI. LO AVETE FATTO?
«Il reinvestimento degli incassi di pedaggio in lavori e manutenzioni è un obbligo da convenzione. Anche la tratta autostradale siracusana sarà messa a pedaggio per fare fronte alle manutenzioni ed agli aggiornamenti dei servizi. In atto, accogliendo la proposta dei prefetti di Siracusa e di Ragusa la tratta in esercizio e quella in fase di costruzione sarà impiegata come grande via di collegamento ed a conclusione dei lavori sarà istituzionalizzato il pedaggio. Però mi permetta sottolineare che la Messina-Palermo rimane tutt’ora la più significativa delle infrastrutture siciliane. La più grande via di comunicazione che accorcia le distanze di Palermo alle altre città e nel contempo rende più vicina la Sicilia al resto dell’Europa».

PROPRIO PER QUESTO NECESSITA ANCHE DI FORTI AGGIUSTAMENTI, COSÌ COME LA MESSINA-CATANIA. OLTRE A QUELLI SULLE GALLERIE TINDARI E CAPO D'ORLANDO NEL PIANO PER LA MESSA IN SICUREZZA AVETE PREVISTO UNA SPESA DI 184 MILIONI PER UN’ALTRA DECINA DI INTERVENTI. QUALI SARANNO?
«Sulla Palermo-Messina l’adeguamento del viadotto Ritiro, delle gallerie Capo Calavà e Cicero, il rifacimento dell’asfalto da Messina a Patti e da Patti a Furiano. Sulla Messina-Catania il rifacimento della pavimentazione della tratta Messina-Giardini e Giardini-Giarre e l’adeguamento delle gallerie Taormina, Giardini e Sant’Antonio. Per entrambe le autostrade è prevista la realizzazione di pannelli informativi a messaggeria variabile per gli automobilisti e la realizzazione dell’impianto Sos, la chiusura dei by-pass con barriere in corrispondenza di varchi apribili in spartitraffico e altre misure di sicurezza».

QUANTO BISOGNERÀ ATTENDERE PER LA REALIZZAZIONE?
«I singoli progetti sono stati approvati dal governo Crocetta e sono immediatamente cantierabili. Si tratta di una spesa rilevante, ma necessaria alla complessiva messa in sicurezza della intera rete. È nostra intenzione ottenere un finanziamento. Contestualmente, in sintonia con la Regione, saranno attivate tutte le procedure per accedere a quelli europei. Crediamo che nel giro di 5 massimo 7 anni l’intera rete potrà essere completamente ristrutturata».

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