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Spunta la tassa per le foto nel giorno del «sì»

Una circolare, ritirata dopo 24 ore, prevedeva un pagamento fino a 1000 euro per scattare nei siti delle soprintendenze. A breve un nuovo provvedimento che sancisce oneri di accesso al momento non previsti dalla legge. «Vogliamo disciplinare l’entrata di fotografi e videoperatori»

PALERMO. Che sposarsi non sia impegno di poco costo, si sa. Per le coppie di innamorati prossime all’altare, però, è dall’assessorato regionale ai Beni culturali che potrebbe arrivare una nuova «spesa».
Pare, infatti, che gli uffici dell’omonimo dipartimento vogliano istituire un biglietto d’ingresso speciale per le coppie che intendono realizzare le foto e il video del matrimonio all’interno di uno dei siti gestiti dall’ente. Il tutto, per mettere ordine ad una situazione ad oggi non regolamentata e che lascia spazio al libero arbitrio dei vari direttori di parchi, musei e via dicendo. Ma soprattutto, una virata bella e buona rispetto ad una circolare emanata mercoledì ed annullata appena il giorno dopo, ossia ieri, in cui si stabiliva di introdurre il pagamento di una somma – compresa tra 500 e 1000 euro – proprio per concedere ai fotografi di scattare foto e girare video matrimoniali in tutti quegli spazi sottoposti al vincolo delle Soprintendenze. «Ieri (mercoledì per chi legge, ndr) abbiamo emesso una circolare che però ci siamo resi conto essere sbagliata e che dunque stiamo annullando – ammettono dallo staff di Salvatore Giglione, dirigente generale del dipartimento Beni culturali, che ha firmato la circolare –. Si tratta di un tentativo di disciplinare una materia, quella dell’accesso di fotografi e video operatori nei siti di nostra pertinenza, per cui fino ad ora non esiste una regolamentazione a livello nazionale o regionale». E l’errore starebbe proprio nel tipo di tariffa da applicare: «Nel testo – continuano dagli uffici – si parla di pagamento degli oneri di occupazione del suolo, mentre dovrebbero essere richiesti oneri di accesso che, però, non sono previsti in nessuna legge». E che di fatto, perciò, rendono nullo l’atto di indirizzo pensato dall’assessorato.
«Per ovviare alla confusione fatta – continuano – e per mettere ordine ad una materia che deve essere disciplinata a livello regionale, stiamo pensando ad una nuova soluzione. Si è trattato di un errore fatto in buona fede. Questa circolare è figlia di una situazione ambigua, incerta e sicuramente non omogenea che si sviluppa sul territorio isolano».
Succede infatti che, nonostante ad oggi non ci sia un atto di indirizzo comune e soprattutto non sia previsto per legge il pagamento di eventuali tariffe agli enti che gestiscono parchi, musei e siti in capo all’assessorato regionale ai Beni culturali, alcune coppie di sposi abbiano dovuto pagare – o comunque si siano viste chiedere soldi – per realizzare le foto del loro matrimonio in determinate location.
Così, la strada che sembra vogliano percorrere dal dipartimento è quella di «istituire un biglietto d’ingresso speciale – continuano dallo staff dell’ingegnere Salvatore Giglione –. Il dirigente generale ha subito dato disposizione di portare quest’argomento nella commissione che già oggi esiste per legge e che dispone in materia di prezzi dei biglietti di ingresso presso i siti museali archeologici e i beni culturali intesi in senso lato». E sarà quello il luogo in cui, dunque, alla prima seduta utile, si scoprirà se verrà introdotto o meno il biglietto e soprattutto quale sarà il suo prezzo.

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