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Gioiosa Marea, sigilli a due depuratori e sei avvisi di garanzia

GIOIOSA MAREA. La polizia e la  Capitaneria di Porto hanno posto sotto sequestro i due impianti  di depurazione dei reflui urbani di Zappardino e San Giorgio,  nel comune di Gioiosa Marea (Messina). Il Gip del tribunale di  Patti Ugo Molina, su richiesta del pm Rosanna Casabona, ha  emesso sei avvisi di garanzia nei confronti di amministratori ed  ex amministratori, dirigenti comunali e dei titolari di due  imprese coinvolte nella gestione dei depuratori.   Gli inquirenti hanno scoperto che l'impianto di San Giorgio,  sebbene realizzato vent'anni fa, non era mai entrato in  funzione. Agli indagati sono contestati tredici capi  d'imputazione, che vanno dall'imbrattamento di acque marine  all'omissione d'atti d'ufficio per la procedura di  autorizzazione allo scarico, dallo stoccaggio illecito di  rifiuti speciali allo scarico di reflui con parametri  batteriologici superiori fino a 1.100 volte i limiti previsti.     Le indagini hanno appurato che il responsabile dell'ufficio  tecnico del Comune di Gioiosa Marea, anzichè effettuare una gara  di appalto, ha artificiosamente frazionato l'affidamento dei  servizi per aggirare le regole. L'escamotage ha permesso di  affidare direttamente i lavori alla stessa ditta mediante  continue proroghe di due mesi senza alcuna motivazione valida,  arrivando ad emettere fino a 12 determine dal 2011 al 2013.   Già nel febbraio 2012 e nel luglio dello scorso anno altri  due depuratori, a Piraino e a Capo d'Orlando, furono sequestrati  e attualmente sono sotto il controllo giudiziario. 

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