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Notte di paura a Gela, padre e figlio aggrediti in casa

GELA. Sono stati svegliati nella notte e malmenati da due ladri. Prima di andare via sono riusciti a racimolare un bottino da 2500 euro oltre ad alcuni preziosi. L’irruzione furtiva si è verificata la scorsa notte all’interno di uno stabile di via Berchet, nel rione Borgo. Un uomo di cinquanta anni e il padre ottantacinquenne hanno vissuto venti interminabili minuti di paura e tensione. Non hanno potuto nulla per contrastare la furia di due malviventi intenti a trafugare all’interno del loro appartamento di via Berchet. «Ero andato in bagno – racconta il cinquantenne Salvatore Pirone - non ho avuto nemmeno il tempo di accendere la luce che sono stato letteralmente travolto da una raffica di schiaffi e pugni. Probabilmente uno di loro mi ha colpito con qualche oggetto. Mi sono accasciato sul pavimento sperando che andassero via senza fare del male a mio padre».
Secondo l’uomo, invalido civile in cura presso gli uffici dell’Azienda sanitaria provinciale, i malviventi non avrebbero forzato nessuna porta per introdursi nello stabile di due piani che condivide col padre. «Hanno aperto la porta principale – spiega Salvatore Pirone – dove nemmeno i carabinieri della scientifica hanno trovato segni di scasso. Sicuramente avevano la chiave, per questo sono riusciti ad entrare senza fare rumore e destare sospetti nel rione». A detta di una delle due vittime, i malviventi si sono allontanati per le vie circostanti del rione Borgo con un bottino di 2500 euro in banconote e diversi preziosi. Per i due malcapitati, l’ottantacinquenne Angelo Pirone e suo figlio, Salvatore Pirone di cinquanta anni, si è rivelato indispensabile ricorrere alle cure mediche del presidio ospedaliero «Vittorio Emanuele». Ad avere la peggio è stato proprio il cinquantenne. A seguito delle percorse i sanitari gli hanno applicato alcuni punti per suturare una ferita al labbro, causata probabilmente da un pugno. Sul corpo sono ancora evidenti le escoriazioni e contusioni. Il pensionato, invece, se l’è cavata con un trauma al polso sinistro che i medici del Pronto soccorso hanno giudicato guaribile in una settimana. «Ho sporto regolare denuncia – aggiunge Salvatore Pirone – presso il locale reparto territoriale dei carabinieri. I militari dell’arma si sono recati nella mia abitazione di via Berchet e effettuato tutti i rilievi di rito per cercare di risalire agli autori della rapina». I ladri potrebbero avere lasciato alcune impronte all’interno dell’appartamento prima di andare via con la refurtiva. «Avevano il volto travisato da passamontagna – concludono le due vittime – . Uno dei due rapinatori era più alto della media. È stato quest’ultimo a picchiarmi, probabilmente con il preciso intento di farmi male. Ho paura che possano tornare. Per correre ai ripari ho fatto sostituire le serrature delle porte di accesso allo stabile».

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