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Finanziaria, maratona domenicale: meno soldi a enti e associazioni

Dura poco la tregua in commissione Bilancio, ieri maratona per far quadrare i conti: per l’ex Tabella H 117 milioni anziché 129

PALERMO. Maratona domenicale all’Ars per riuscire a portare il testo in Aula entro domani sera. Un cammino tortuoso e lento. La Finanziaria ter si è impantanata sull’articolo 28 e non ha superato lo scoglio dei contributi da destinare alla galassia di enti collegati alla Regione. La coperta è corta, anzi cortissima. E trovare la quadra in commissione Bilancio, in tempi di spending review, ieri non è stato facile, nonostante una seduta fiume iniziata al mattino e proseguita ad oltranza fino a tarda sera, dopo una lunga pausa pomeridiana. I deputati hanno lavorato nonostante fosse domenica. E, come in ogni Finanziaria degna di questo nome, anche in questa non poteva mancare la pioggia di contributi a tutte quelle associazioni rimaste a bocca asciutta dalla divisione della «torta» fatta a dicembre. Il governo ci aveva provato. Mandato in soffitta lo storico lungo elenco di sigle vicine ai partiti, per anni terreno di cruente battaglie in aula nell'ambito della manovra economico-finanziaria, gli enti per accedere ai finanziamenti, a fine anno, avevano partecipato a un bando. Ma non tutti erano stati accontentati: alcuni erano stati esclusi o avevano ricevuto risorse insufficienti. Un fondo, quello per l’ex Tabella H, che dai quasi 30 milioni di euro del 2013, a dicembre era sceso a quota 12 milioni. Questa volta, pero, i soldi non erano stati distribuiti a pioggia, ma gli enti avevano dovuto inviare le istanze agli assessorati di riferimento. Da qui i mal di pancia per i tagli subiti.
In tempi di magra, il piano del governo, sui cui ieri si è bloccata la manovra, prevede un taglio del 10 per cento sui quasi 130 milioni inizialmente previsti nell’allegato 1, che comprende, oltre alle associazioni, tutto il settore pubblico allargato, inclusi alcuni enti vigilati dalla Regione. Lo stanziamento complessivo in questo modo calerebbe a 117 milioni.
Nella lista figurano anche istituti che aspettano dalla Regione i soldi per garantire gli stipendi fino a dicembre, come l’Istituto Vite e vino, l’Arpa, l’Istituto per l’incremento ippico e le Ipab. Una materia esplosiva, che ha fatto sì che i deputati con il presidente Crocetta rimanessero tutto il pomeriggio chiusi in riunione, per cercare di trovare un accordo politico. Nodo che alla fine della serata non è stato sciolto, tant’è che l’articolo è stato accantonato, per far sì che il governo oggi possa ricominciare l’analisi del testo. Il presidente della commissione, Nino Dina, si è detto fiducioso: «Stiamo cercando di garantire a tutti i soldi necessari e trovare la condivisione unanime di maggioranza e opposizione».
Accontentare le varie formazioni politiche non sarà facile, perchè tutti dovranno arrendersi e vedere ridotti i budget. E se da un lato, l’Mpa nella mattinata era stato «accontentato» con i fondi al Maas, il Pd ha chiesto con forza il sostegno all’Istituto Gramsci e al Brass Group, a cui sono stati promessi 300 mila euro. Nell’elenco ci sono anche i contributi per il Banco alimentare(425 mila euro) e per il Banco opera di carità (125 mila euro), entrambi sponsorizzati dall’area cattolica.
Tutti d’accordo ad aiutare l’Unione dei ciechi (previsti 1 milione 437 mila euro) e la stamperia Braille, che conta di ricevere un milione 597 mila euro, dopo che i fondi della prima spartizione sono risultati insufficienti per coprire le spese.
L’articolo 28 comprende anche i contributi per il funzionamento delle Università, degli osservatori astronomici e vulcanologici, per i quali il governo ha previsto 750 mila euro. Ai comandati dell’Asp, sponsorizzati dall’assessorato alla Sanità, sono stati promessi un milione e 800 mila euro per il 2014. Ma in ballo ci sono anche i soldi per il Cerisdi (200 mila euro), per la partecipata Riscossione Sicilia (1 milione 553 mila euro), i fondi per fronteggiare le emergenze umanitarie nei comuni di Lampedusa, Pozzallo e Porto Empedocle (2 milioni 750 mila euro). Emendamento, questo, che ha suscitato l’opposizione di Forza Italia che, con Vincenzo Vinciullo, parla di «disparità di trattamento, perchè il 60 per cento degli sbarchi avvengono ad Augusta e Portopalo». Soldi in cantiere anche per la Fondazione Whitaker, sostenuta dall’Udc (400 mila euro) e tutti gli enti collegati al Pd: il Coppem, il centro Pio La Torre e l’Istituto ricerche e studi sull’ambiente.


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