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Manca il personale, reparto di Malattie infettive a rischio chiusura all'ospedale di Gela

GELA. Il reparto di Malattie infettive rischia la chiusura per mancanza di personale medico. Il management dell’Azienda sanitaria provinciale ha deciso di trasferire i pazienti e garantire, la mattina (dalle 8 alle 14), solo un’assistenza in day hospital. Non si è fatta attendere la replica da parte dei sei pazienti attualmente ricoverati che hanno promosso un sit-in tra le corsie ospedaliere per opporsi all’eventuale trasferimento presso le unità operative degli ospedali di Caltagirone e Caltanissetta, riuscendo, momentaneamente, a fare congelare il provvedimento. «Siamo per il mantenimento della struttura – assicura Giorgio Santonocito, commissario straordinario dell’Asp – Il reparto di Malattie infettive non subirà nessun ridimensionamento. Il medico ha revocato le sue ferie che, naturalmente, ha diritto di beneficiare. Non siamo rimasti con le mani in mano e per sopperire alla mancanza del personale sanitario in organico ci siamo rivolti all’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, per ottenere l’autorizzazione a nominare un dirigente responsabile dell’unità operativa di Malattie infettive. L’assessore si è detta favorevole».
Intanto, ieri, i pazienti ricoverati presso il reparto al quarto piano del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”, sostenuti dall’associazione Amici del fegato, si sono opposti al paventato ridimensionamento di Malattie infettive. Sono complessivamente sei i pazienti attualmente in cura presso la struttura diretta da Carmelo Baretti, uno dei quali è un sospetto caso di tubercolosi. «Mio marito è affetto da cirrosi epatica – spiega Rosa Mosca – Necessita di cure costanti, sarebbe una follia trasferirlo a Caltagirone o Caltanissetta». «Ricevo trattamenti da oltre dieci anni – incalza la pensionata Rosaria Biundo – non posso viaggiare. Io da qui non mi muovo». I cori di protesta di Manuela Pirrone, Luigi Cammarella e Vincenzo Lumia, sono andati avanti per tutta la mattinata. Ognuno dei pazienti, assistito dai rispettivi familiari, annuncia battaglia. Il problema è sempre lo stesso, quello della mancanza di personale in forza al presidio ospedaliero di via Palazzi. Lunedì scorso erano stati i rappresentanti sindacali ad alzare i toni organizzando un sit-in all’ingresso della struttura sede del Centro unico di prenotazione (Cup). L’altro ieri, gli esponenti di Cgil e Fials, con gli altri rappresentanti della Rsu comparto sanità, hanno ottenuti ulteriori rassicurazioni da parte del manager ospedaliero. «Abbiamo autorizzato lo straordinario – assicura Santonocito – e l’assunzione di dieci infermieri. I telegrammi sono già stati inviati per assunzione con mobilità regionale. È previsto anche l’ampliamento delle ore per gli operatori socio sanitari e gli ausiliari, indispensabile ad alleggerire il sovraccarico di lavoro degli infermieri stessi».

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