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Asili nido di Caltanissetta, gli operatori allo stremo:
da due mesi sono senza stipendio

CALTANISSETTA. Da due mesi gli operatori degli asili nido non percepiscono lo stipendio: rivendicano il pagamento del mese di maggio e giugno e siamo a metà del mese di luglio quando, a fine mese, chiuderanno i battenti per la pausa estiva tutti gli asilo nido comunali. Si riprenderà a settembre, dopo la pubblicazione del nuovo bando di gara da parte dell'amministrazione comunale con il rischio che tutti i lavoratori vadano in ferie senza avere percepito il becco di un quattrino. La matassa è stata sempre ingarbugliata e spetta alla nuova giunta e nello specifico all'assessore alla Solidarietà Sociale, Pietro Cavalieri, sbrogliarla che ha riguardato sempre la puntualità nei pagamenti delle mensilità ai lavoratori. Non si è mai capito se i ritardi sono da addebitare agli uffici di Palazzo del Carmine o ad una cattiva gestione da parte della cooperativa di questa e di altre prima; comunque nell'uno o nell'altro caso spetta al comune ed all'assessore Cavalieri vigilare e fare rispettare le regole che oggi vengono rispettate soltanto dai dipendenti, puntuali al lavoro e senza retribuzione. Ormai è una vecchia consuetudine, divenuta regola: gli stipendi degli operatori arrivano sempre con «regolare» ritardo. Una situazione di malessere che viene vissuta e subita con dignità da tutti gli operatori, una cinquantina circa, impiegati negli asili di via Degli Orti, Santa Barbara, Due Fontane e Santa Petronilla. La convenzione con l'attuale società cooperativa, Progetto Vita, che ha in affidamento il servizio, è scaduta per cui si attende adesso la nuova gara di appalto per cui l'attuale cooperativa potrebbe anche non partecipare alla gara di appalto o potrebbe anche non avere il nuovo affidamento del servizio e all'orizzonte si profila l'incubo vissuto dagli operatori con una precedente cooperativa, che alla scadenza del contratto ha deciso di fare le valige lasciando un buco di quattro mesi nel pagamento degli stipendi, compreso il trattamento di fine rapporto, nei confronti dei lavoratori. Una beffa che gli operatori hanno pagato a caro prezzo.

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