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Al teatro di Tindari sulle orme di Ulisse

La stagione dei «Due mari». Annunciato il cartellone degli spettacoli che saranno proposti nella cavea che si affaccia sulle Eolie dal 25 luglio fino al 20 agosto. Il poema omerico fa da spunto a letture su luoghi e personaggi del mito: dalla Crippa alla D’Abbraccio, dalla Mannino a Dix

PALERMO. Cercare di ritrovare quei brandelli letterari che nel mare magnum dell'Odissea, riconducono a Tindari e alla Sicilia. È il progetto di Sergio Maifredi che in questi giorni sta riprendendo in mano il poema omerico per trarne dei «capitoli» da affidare alla lettura teatralizzata di attori celebri. Il progetto, dopo Gibellina, toccherà anche Tindari che così recupera la mini stagione del Teatro dei Due Mari: non più le due tragedie alternate e prodotte dal teatro ma, complici i recenti, devastanti tagli dei finanziamenti regionali, una serie di sette spettacoli che occupa i mesi di luglio e agosto (e non più la coda di maggio) e si cuce alla stagione tradizionale estiva del teatro che guarda alle Eolie.
Dal 25 luglio al 20 agosto al Teatro Greco di Tindari, dunque, la «cavalcata» omerica, una prima nazionale e un gran finale nel segno di Plauto. «Odissea - Un racconto mediterraneo nasce tre anni fa in Liguria e a Tindari arriva al seguito di Maddalena Crippa (impegnata nel canto XXIII dedicato a Penelope, il 25 luglio) e di Gioele Dix (I e IV canto, Il viaggio di Telemaco, 26 luglio), proposti anche a Gibellina, poi sarà Paolo Rossi a calarsi nel X canto quello degli incantamenti della maga Circe, il 3 agosto; e infine ecco Teresa Mannino, pronta a rileggere Le sirene, Scilla e Cariddi, dal XII canto, l'8 agosto, unica tappa siciliana dell'attrice palermitana.
L'antica Tyndari deve il suo nome a Tindareo, capostipite del Tindaridi, re di Sparta e padre adottivo di Elena di Troia, personaggio che Telemaco incontra, con il re Menelao, proprio nel libro IV dell'Odissea, affidato a Gioele Dix. E dalla maga Circe, Ulisse riceve preziose indicazioni da seguire per proseguire il suo viaggio, e una di queste riguarda proprio le sirene e il gorgo di Cariddi, narrati dalla Mannino, che si trovano nello Stretto di Messina, a una manciata di chilometri dalla costa.
«Ritengo Tindari il luogo giusto dove ospitare i racconti dell'Odissea - spiega il direttore artistico del Teatro dei Due Mari, Filippo Amoroso -. La forza della poesia omerica espressa nell'attenta messa in scena ed esaltata dalla bravura degli interpreti, sposandosi con questo luogo unico di fronte al mare delle Eolie, farà rivivere agli spettatori, viaggiando con la fantasia, il viaggio delle navi di Ulisse che solcano le onde del mare».
Dopo Omero, il festival accoglie anche un'alba (alle 5 del mattino) affidata a Silvia Siravo con letture e versi (12 agosto). A ruota, ecco gli altri spettacoli del cartellone: la struggente e visionaria Elena di Troia del poeta greco Ghiannis Ritsos nella rilettura e interpretazione di Mariangela D'Abbraccio (16 agosto) e il fanfarone per eccellenza, il Miles Gloriosus di Plauto con Edoardo Siravo e Marco Simeoli il 20 agosto.

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