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Prato all’inglese, mai così semplice Tutto comincia da un buon terreno

Occorre prendersi cura del verde irrigandolo e tagliandolo periodicamente: per questo servono attrezzature e impianti adeguati regolabili anche a distanza

PALERMO. Chi non sogna di trascorrere l’estate in una bella casa al mare? Con una grande piscina e magari un morbido prato su cui sdraiarsi per prendere il sole. Quello che dagli americani viene definito green lawn (il prato all’inglese) oggi con pochi semplici accorgimenti può diventare una realtà a casa nostra. Ecco alcuni consigli forniti dagli esperti di per cominciare a prendersi cura del prato di casa.
Esistono due tipi di prati: quelli installati a zolle e quelli seminati. Per quest’ultima tipologia si è ancora in tempo: il periodo ottimale per la semina, infatti, va dal mese di marzo a metà luglio. Il miscuglio per la semina è formato da semi di varietà più o meno selezionate, appartenenti a tre o quattro delle seguenti specie di graminacee: Lolium italicum, Lolium perenne, Poa pratensis, Poa annua, Festuca rubra, Festuca ovina, Festuca arundinacea, Agrostis tenuis, Agrostis stolonifera. Un’altra varietà, il gramignone, può essere seminate in ogni periodo dell’anno.
Si inizia con una buona lavorazione, anche profonda, del terreno. È necessario estirpare tutte le erbe indesiderate, i cui semi e rizomi sono presenti sul terreno. In genere, se il miscuglio viene distribuito con cura, il seme interrato con un rastrello, e quindi il terreno pressato col rullo, si ottiene in uno o due mesi un bellissimo prato verde e uniforme. Il costo non è molto esoso: bastano 6 o 7 euro per far crescere un metro quadrato di prato. Un metodo meno economico, ma che permette di avere un bel prato nel giro di 24 ore, è quello dell’installazione delle zolle dove le piantine hanno già attecchito e quindi sono pronte all’uso. Il costo in questo caso si aggira intorno ai 15 euro per metro quadrato. «L’obiettivo è quello di ottenere un bel prato uniforme – dice Vincenzo Lo Porto, dei Vivai Lo Porto di corso Calatafimi, a Palermo – quindi ogni otto giorni la sua forma andrà modificata. I fili d’erba dovranno essere alti uguali. Il prato è bello ma va curato come un figlio piccolo». Per crescere bene, queste piccole piante hanno bisogno inoltre di una buona irrigazione perché rischiano di seccare e ingiallirsi con le alte temperature estive. Per questo esistono i sistemi di irrigazione creati ad hoc per soddisfare tutti i tipi di esigenze. I più moderni sono hi tech e possono essere regolati anche a distanza. «Tutto dipende anche dalla grandezza del prato da idratare – continua Lo Porto – bisogna decidere se installare gli idranti che possono innaffiare a 180 gradi o 360. Più grande sarà lo spazio, più saranno gli idranti. Le moderne centraline, inoltre, permettono di decidere gli orari in cui innaffiare il prato e, soprattutto, la quantità di acqua da utilizzare così da ridurre al minimo gli sprechi sia di energia elettrica che di acqua». Difficile stabilire il prezzo di un buon impianto di irrigazione per piante e prati all’inglese. Tutto dipende dai prodotti impiegati e dalle dimensioni.
In commercio esistono, inoltre, validi strumenti che possono rendere più semplice la manutenzione del prato. Lo sanno bene gli addetti dei punti vendita palermitani Ing d’Agrò di via Paolo Balsamo, nei pressi della stazione centrale, e via Messina Marine che da quasi cent’anni forniscono gli strumenti per facilitare la vita di giardinieri e appassionati con il pollice verde. «È questo – dicono Giuseppe Carini e Carlo Ardizzone – il periodo dell’anno in cui si vendono maggiormente questi dispositivi, in particolare rasaerba e arieggiatori. Possono funzionare con energia elettrica o benzina. Noi consigliamo la prima soluzione per gli spazi più ristretti, la seconda per quelli più ampi». I due dispositivi hanno funzioni diverse. Il rasaerba serve per donare all’erba omogeneità e quindi far sì che abbia la stessa altezza. L’arieggiatore per lavorare il terreno e fornire ossigeno anche alle piantine coperte dalle altre. Così il prato sarà sempre in ottime condizioni. I primi hanno un costo dai 200 euro a salire se si scelgono grandi marche che di certo sono sinonimo di qualità, i secondi costano dai 400 euro in su».

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