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Fuga di notizie sulle intercettazioni a Riina, pm Gozzo a giudizio

PALERMO. Il Gip di Catania Oscar Biondi ha rinviato a giudizio il procuratore aggiunto di Caltanissetta Domenico Gozzo per violazione di segreto d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta aperta dopo la pubblicazione del contenuto di alcune intercettazioni in carcere tra il capomafia Totò Riina e i familiari. La prima udienza del processo si terrà ad ottobre davanti al Tribunale di Catania.
L'accusa era rappresentata in aula dal procuratore aggiunto Carmelo Zuccaro.
Secondo l'ipotesi investigativa, Gozzo, che coordina le nuove indagini della Dda della Procura di Caltanissetta sulle stragi del 1992, avrebbe violato il segreto istruttorio facendo trapelare notizie su colloqui in carcere tra il boss Totò Riina e il figlio. Durante le conversazioni, che erano intercettate, si faceva riferimento a nuovi possibili attentati contro magistrati palermitani e di Caltanissetta.
Dopo la fuga di notizie la Procura nissena aprì un'inchiesta che trasferì per competenza ai colleghi catanesi proprio ipotizzando il coinvolgimento di magistrati del proprio distretto.
Il procuratore aggiunto Carmelo Zuccaro, a cui è stata delegata l'inchiesta del capo dell'ufficio Giovanni Salvi, ha fatto eseguire da carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania perquisizioni a casa di una cronista del Fatto Quotidiano durante la quale sarebbero stati trovati file in cui si faceva riferimento a suoi contatti col procuratore aggiunto di Caltanissetta, Domenico Gozzo. Il magistrato è difeso dall'avvocato Francesco Crescimanno.

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