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Niente gladiatori ma solo panni stesi Così il Colosseo diventò condominio

Scoperto che l’arena nel Medioevo fu divisa in stalle, botteghe e laboratori per artigiani. Ma all’interno anche tante case popolari per operai

Era un’arena di gladiatori, pian piano si trasformò in un «centro commerciale» ante litteram, dove il business dei marmi andava a braccetto con cibo, vino, pecore e affari immobiliari. Il passo successivo fu la trasformazione in un condominio vero e proprio con appartamenti, servizi in comune e quant’altro potesse servire alle famiglie romane di operai. Si sta parlando del Colosseo che in pieno Medioevo celebrò una seconda vita del tutto lontana e diversa da quella di età imperiale. A svelarla è stata prima una squadra di studenti universitari di Roma Tre, della cattedra di Archeologia urbana di Roma, che hanno scavato per sei settimane all'anfiteatro Flavio grazie alla convenzione con la Soprintendenza. Poi, ed è cosa di pochi giorni fa, ne ha parlato la direttrice Rossella Rea: insomma, il Colosseo fu diviso lotti - stalle, case private, botteghe e laboratori - e affittato ad artigiani “calcinatori” e sublocatari dai frati del convento di Santa Maria Nova, che ancora sorge lì vicino. Gli ambienti erano nei vani dei corridoi anulari del piano terra e si aprivano sull'arena centrale, mai edificata, che «veniva usata come una sorta di disimpegno, di spazio comune» spiega l’archeologo Riccardo Santangeli Valenzani. Poi, nel XII secolo, l’anfiteatro fu inglobato nelle fortificazioni della potente famiglia aristocratica dei Frangipane, e fu riunito, in una struttura fortificata, al Circo Massimo e al Palatino. Nel '700, fu addirittura abitato da eremiti, come testimoniano le lapidi sepolcrali conservate nella cappella. I giovani archeologi di Roma Tre hanno scavato soprattutto nei cosiddetti Cuneo III e Cuneo X, due ambienti lungo il primo ordine del Colosseo sul lato meridionale, dove sono emersi reperti del XII e XIII secolo che raccontano l’uso come "tabernae", magazzini, stalle, fienili e abitazioni private con tanto di cucine. Il periodo di “occupazione” va dalla fine del IX secolo al terremoto del 1348 e fu soltanto esterna. L'interno aveva subito troppi danni nel corso dei secoli: prima gli incendi, poi i terremoti: Roma tremò nel 442, nel 467 e soprattutto nel 476, poi nel 739 e nel 780, fino al sisma più violento dell'801, quando le colonne del portico superiore sprofondarono nell'arena. Con il terremoto del 1348 crollò la parte verso il Celio (con a corredo, una disputa tra il Comune, i Frangipane e il papa su chi dovesse appropriarsi dei massi caduti). Nel corso dei secoli il Colosseo venne rovinati e depredato per riutilizzare i materiali: dai massi ai conci alle grappe metalliche in piombo: nel Rinascimento i conci del Colosseo furono utilizzati per la tribuna di S. Giovanni in Laterano (1439), la Basilica di S. Pietro (1451), Palazzo San Marco (sec. XV), Ponte Emilio (1574). Nel 1644 papa Urbano VI utilizza alcuni blocchi crollati da tre archi per la costruzione di Palazzo Barberini. Tornando agli scavi, gli studenti-archeologi, che lo scorso anno avevano individuato un ambiente con un focolare, hanno scoperto all'interno del cuneo 9 uno degli accessi privati al Colosseo, poi un condotto fognario flavio, integro; ceramiche e persino una scimmietta in avorio, forse pedina da scacchi o soprammobile. Nel frattempo, prosegue il restauro "targato" Tod's e finanziato con 25 milioni di euro da Diego Della Valle: le prime 5 arcate – che danno sui Fori Imperiali - verranno liberate dai ponteggi dal 7 luglio, mentre altre 5 sono in corso di pulitura. I lavori del primo lotto termineranno il 2 marzo del 2016. Qualche curiosità allora, sul grande anfiteatro commissionato dall’imperatore Vespasiano come dono ai romani: il Colosseo ha una forma ellittica, è lungo 189 metri (100 metri meno della Costa Concordia) e largo 156, occupa una superficie di 24.000 mq con una altezza di 48 metri. Ha circa 80 ingressi e poteva ospitare sui 50.000 spettatori. Per costruirlo sono stati necessari 5 anni, dal 75 all'80 d.C., oggi servono gli stessi per restaurarlo. In principio si chiamava Anfiteatro Flavio , divenne "Colosseo" solo nel medioevo, sembra perché fu costruito nei pressi della statua del "colosso" Nerone . Al tempo dei gladiatori, si credeva che il Colosseo fosse una delle 7 porte dell'inferno, nel medioevo bande di briganti lo usarono per seppellire le vittime; nel ‘500 maghi e stregoni vi cercavano le erbe dai poteri magici che crescevano tra le sue rovine. Nelle giornate assolate, era ricoperto da un velario formato da circa 80 vele triangolari, controllate da 320 funi di sostegno.

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