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Cadaveri sul peschereccio, gli investigatori: "I morti sono almeno 27"

POZZALLO. Ancora una tragedia nel Canale di Sicilia: sono «almeno 27 i corpi senza vita di migranti». Sarebbero stati 'schiacciati' dagli altri passeggeri, circa 600, troppo numerosi rispetto alla capienza del peschereccio e cadendo nei locali motori avrebbero respirato del gas di scarico. Sarebbero morti così i circa 30 migranti trovati su un natante ieri nel canale di Sicilia dalla Marina Militare. E' quanto emerge dalle prime indagini eseguite a Pozzallo da forze dell'ordine e magistratura.


Quando la nave Grecale l'ha raggiunta, per alcune decine di loro (il numero delle vittime oscillerebbe tra i 27 e i 30) non c'era più niente da fare. Stipati in una parte angusta del barcone, sono morti molto probabilmente per asfissia.


È approdata nel porto di Pozzallo la nave Chimera della Marina Militare con 353 migranti che erano a bordo del peschereccio sul quale sono stati trovati una trentina di cadaveri. L'arrivo degli altri profughi che si trovano ancora sulla nave Grecale, e del barcone con le
vittime, è previsto per domani a mezzogiorno.


Proprio la posizione in cui si trovano i corpi ha impedito il loro immediato recupero: solo un paio di cadaveri sono stati portati a bordo della nave militare. Già soccorse invece due donne incinta. Quella che si è conclusa in nottata tragicamente è stata un'altra giornata di soccorsi per gli uomini e le unità del dispositivo Mare Nostrum. Da venerdì - a parte l'intervento della scorsa notte - le navi della Marina militare e della Guardia costiera hanno soccorso sette barconi e hanno salvato complessivamente 1.654 persone partite dalle coste africane.
Il primo intervento, venerdì mattina, è stato eseguito dalla nave Dattilo della Guardia costiera, che ha preso a bordo 416 migranti che si trovavano su un barcone in difficoltà.


Quattro invece le imbarcazioni soccorse dalla nave Grecale: un primo intervento, nei confronti di un barcone che aveva una falla ed era alla deriva, ha consentito il salvataggio di 227 persone, tra cui 19 donne e 18 minori. Successivamente sono state soccorse altre 218 persone (tra cui 29 donne e 39 minori) su un barcone e 84 su un gommone che aveva difficoltà di galleggiamento. L'ultimo intervento ha coinvolto un barcone con a bordo 327 migranti, di cui 13 donne e 25 minori. Sono complessivamente 382, invece, gli immigrati che erano sulle due imbarcazioni soccorse da nave Orione della Marina militare.

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