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Caltanissetta: guardie venatorie in agitazione rischiano di perdere il posto di lavoro

CALTANISSETTA. I 25 lavoratori della vigilanza venatoria che hanno protestato davanti la Prefettura, perché rischiano di perdere il posto di lavoro a causa del mancato rinnovo del contratto, dopo aver ricevuto il supporto morale del prefetto Carmine Valente e la disponibilità del commissario straordinario alla provincia Raffaele Sirico, sono passati all'attacco.
Una delegazione di lavoratori guidata da Angelo Gallo, segretario provinciale della Fisacat - Cisl e da Giosuele Scicolone della Rsa, della Fisacat si sono recati all'Ars, per avere delle risposte. Al loro arrivo hanno incontrato gli onorevoli Nello Musumeci, Gino Ioppolo, e Santi Formica, i quali pur provenendo da un'altra provincia, hanno sposato la causa delle ex guardie venatorie nissene ed hanno emesso un'interpellanza urgente per capire perché la regione non abbia i soldi per rinnovare i contratti.
«Si tratta di persone che tutelano la fauna e l'ambiente da circa 26 anni - dice Angelo Gallo - le stesse hanno emesso in due anni verbali, che hanno portato nelle casse della regione 500 mila euro, rendendo di conseguenza autosufficiente l'intero corpo. La cessazione del servizio di vigilanza venatoria, nella nostra provincia, oltre al licenziamento dei 25 lavoratori potrebbe avere delle conseguenza disastrose per il territorio. Non vi sarebbero più accertamenti nel periodo venatorio, salterebbero i controlli su tutte le strade provinciali e non ci sarebbe alcuna verifica sugli abusi edilizi civili ed industriali. In pratica verrebbero annullati tutti i compiti di polizia giudiziaria svolti in atto dagli agenti della vigilanza venatoria in assenza del corpo di polizia provinciale. Ringraziamo gli onorevoli che hanno inviato l'interpellanza, per capire quali iniziative ha la regione per garantire la continuità del servizio».

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