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Taglio agli stipendi dei dipendenti Ars, Ardizzone blocca la norma

Il testo, fortemente voluto da Crocetta e inserito nella Finanziaria ter, dichiarato improponibile dal presidente Ardizzone. Lo stop arriva ancor prima dell’avvio dell’iter parlamentare

PALERMO. La norma che avrebbe tagliato gli stipendi a tutti i dipendenti dell’Ars si ferma ancor prima di iniziare il cammino parlamentare. Il testo è stato dichiarato improponibile, così come l’altro comma che avrebbe comunque ridotto i finanziamenti della Regione al Parlamento.
La norma proposta da Crocetta era stata inserita in Finanziaria e prevedeva che gli stipendi dei circa 270 dipendenti dell’Ars vengano equiparati a quelli dei pari grado negli assessorati regionali. E’ una norma fortemente voluta da Crocetta ma che fin dall’inizio aveva fatto dire ai vertici dell’Ars che si è in presenza di una violazione dell’autonomia del Parlamento, garantita dallo Statuto. E proprio per questo motivo il presidente Giovanni Ardizzone l’ha dichiarata improponibile, togliendola dunque dal testo che domani inizierà il suo cammino in commissione Bilancio.
Ed è stato dichiarato improponibile pure il comma che avrebbe ridotto i finanziamenti ordinari della Regione all’Ars di 7 milioni e mezzo subito e di 15 milioni dall’anno prossimo. Anche in questo caso, secondo i vertici dell’Ars,. Modificare in corso d’anno la dotazione finanziaria e il bilancio
interferisce con l’auotonomia del Parlamento. Crocetta aveva fatto di queste norme il manifesto della Finanziaria ter. E potrà comunque ripresentarle in aula. Una mossa che renderebbe più violenta la sfida del presidente della Regione al Parlamento.

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