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Caltanissetta: grossista raggirato per fornitura Condanna per due commercianti

CALTANISSETTA. Piove sul bagnato per due commercianti già al centro di una miriade di grane giudiziarie. Su loro arrivano nuove condanne. Sempre per truffa e ricettazione. Campi d'imputazioni per i quali, in tantissimi altri procedimenti, hanno già collezionato una sequela di affermazioni di responsabilità. Le ultime sono arrivate per un imbroglio che avrebbero messo a segno qualcosa come nove anni fa o poco meno. Quando Sandro e Luigi Cangemi (difesi dagli avvocati Walter Tesauro, Alberto Fiore ed Ernesto Brivido) avrebbero raggirato l'ennesimo grossista- in questo caso di prodotti da cantiere - che ha avuto la sfortuna di finire nelle loro grinfie.
Ma sotto il profilo processuale, alla fine, ai due fratelli è andata bene. Già, perché su lor pendeva una richiesta di condanna a 2 anni e 6 mesi ciascuno, avanzata dall'accusa nel novembre scorso. Ma alla fine il giudice Leone ha concesso ai due imputati una pena assai inferiore: due mesi ciascuno in continuazione con precedenti sentenze. Questo è stato il verdetto emesso dal giudice Antonia Leone.
La vicenda giudiziaria, seguendo un copione già noto per i Cangemi, è legata ad un imbroglio per forniture. In questa circostanza hanno commissionato una discreta partita di merce. Più in dettaglio cinquantadue rotoli di rete metallica e una sessantina di gabbioni pure quelli metallici. Il tutto per una valore complessivo che superava largamente i cinquemila euro. Con la controparte hanno pattuito il pagamento non in denaro contante ma, piuttosto, attraverso assegni. Lo strumento utilizzato per mettere a segno gli imbrogli. Già, perché i prodotti sono stati regolarmente forniti a chi li aveva commissionati. Ma nel momento in cui il commerciante che li aveva venduti s'è presentati in banca per mettere all'incasso quei titoli, si sono rivelati assolutamente fasulli. E al malcapitato di turno non è rimasto altro da fare se non presentare una denuncia. La stessa che ha fatto scattare una ulteriore imputazione a carico dei Cangemi che, adesso, hanno incassato una nuova condanna. Vi. F.

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