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Tagli Ircac, le cooperative fanno appello a Crocetta

PALERMO.  Un incontro urgente al Presidente della Regione Rosario Crocetta. Lo chiedono le cinque centrali cooperative siciliane Agci, Confocooperative, Legacoop, Unci ed Unicoop alla notizia di un ulteriore prelievo di risorse dai fondi Ircac l'istituto regionale per il credito alla cooperazione.   
«Togliere ulteriori risorse all'Ircac - spiegano in una nota Michele Cappadona (Agci), Gaetano Mancini (Confcooperative), Elio Sanfilippo (Legacoop), Pasquale Amico (Unici) e Felice Coppolino (Unicoop) - significa non avere alcuna attenzione per le cooperative, oggi come non mai bisognose di credito, e trascurare il fatto che esse sono state le uniche ad avere incrementato gli occupati in questa fase di crisi per il mondo produttivo. Risultato costruito sul sacrificio e sul convincimento che la risposta alla domanda di lavoro dei soci è più importante della redditività. Depotenziare l'Ircac significa condannare a morte 11.000 cooperative siciliane e dire ai loro 500.000 soci ed ai loro 95.000 occupati che il Governo Regionale lavora contro i loro interessi». 
A Crocetta i presidenti delle cooperative ricordano poi che dopo la finanziaria 2014 - che aveva già prelevato 10 milioni di fondi e venne bocciata dal Commissario dello Stato - si era raggiunto un accordo con il Governo per destinare le risorse ulteriori dell'Ircac a progetti di sviluppo cooperativo. «A nome dei nostri soci - continua la nota - chiediamo al Governo di ritornare a quella impostazione e di far uscire l'Ircac dalla palude del commissariamento che si perpetua da sette anni, mentre da due l'istituto è privo anche dell'Organo di Controllo».

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