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Picchia il presidente di commissione alla maturità a Caltanissetta, la madre: mia figlia non è violenta

CALTANISSETTA. «Ha distrutto il percorso sanitario costruito in tre anni con i medici dell’Asp. Mia figlia non è violenta ma andava tutelata». Con queste parole la mamma della diplomanda di vent’anni che ha schiaffeggiato il presidente di commissione durante la prima prova d’esame, si rivolge alle istituzioni e minaccia di adire alle vie legali. È consapevole che la figlia potrebbe non conseguire il diploma. A seguito della presunta aggressione, la dirigente dell’istituto comprensivo statale di Caltanissetta Pietro Leone, ha fatto ricorso alle cure ospedaliere mentre ieri non si è presentata in commissione. La studentessa, invece, è stata invitata verbalmente a non presentarsi allo svolgimento della seconda prova d’esame. «È una ragazza che da tre anni è costretta a seguire un trattamento psicoterapeutico presso il Centro di salute mentale (Csm) dell’Asp - ha detto la madre,( S.B. le sue iniziali) -. Mia figlia soffre d’ansia, una patologia ben nota alla stessa Vincenza Mancuso, presidente di commissione - spiega - considerato che il 13 giugno, poco prima dell’avvio delle sessioni d’esami di stato, sono stata costretta a consegnare una certificazione medica per il particolare stato di salute di mia figlia. Accorgimenti apparentemente ignorati da tutto il corpo docente che non sarebbe intervenuto per sedare lo stato d’animo di mia figlia".


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