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Palazzo Abatellis, museo da 60 anni Palermo, visite gratuite per l’anniversario

L’apertura straordinaria al pubblico è fissata per lunedì. Sarà Allestita anche una mostra di documenti storici

PALERMO. Sessant’anni da museo per Palazzo Abatellis, mostre e iniziative per il più prestigioso luogo culturale della Sicilia e ingresso libero per tutti nel giorno del compleanno, lunedì 23 giugno: pubblico senza limiti intorno alle «star» del Museo regionale della Sicilia, dall’Annunciata di Antonello da Messina «fra le più straordinarie opere pittoriche del mondo» al monumento della pittura medievale «Trionfo della morte».
Era una giornata di giugno del 1954, le signore con il cappello, sindaci e onorevoli nelle foto del Giornale di Sicilia, benedizione del cardinale Ruffini, presidente della Regione è Franco Restivo, sindaco di Palermo il professore Scaduto. Ci sono rappresentanti consolari e della Cassa del Mezzogiorno che ha finanziato il restauro, c’è il sovrintendente delle Gallerie Giorgio Li Vigni, taglia il nastro il sottosegretario alla Pubblica istruzione Maria Iervolino ed è una doppia cerimonia perché in contemporanea alla «Pinacoteca, nascente Galleria Nazionale della Sicilia», quel giorno si inaugura il congresso nazionale dei direttori dei musei italiani, tutti a Palermo. E proprio quel giorno entra per la prima volta a Palazzo Abatellis «imponente ed enigmatico» il Trionfo della morte, reduce da un lungo periodo di restauro a Roma. Con i ringraziamenti ufficiali «e senso di particolare gratitudine per l’amministrazione comunale che ha benevolmente consentito a privare di tale opera la sala di rappresentanza del Comune».
Oggi a Palazzo Abatellis ci sono 70 dipendenti compreso il direttore Gioacchino Barbera, 40 dei quali sono addetti alla presenza del pubblico e alla vigilanza giorno e notte. Palazzo Abatellis sempre chiuso il sabato e la domenica pomeriggio è invece «aperto ogni giorno dalle 9 alle 19 tranne il lunedì come tutti i musei d’Europa». Una media di 50.000 visitatori l’anno, depositi climatizzati interni ed esterni con circa un migliaio di opere da salvaguardare anche dai ladri e dal trascorrere del tempo.
«Buon compleanno Palazzo Abatellis» è la festa organizzata per il sessantesimo dall’assessore regionale ai Beni culturali Giusi Furnari Luvarà e dal direttivo dell’Abatellis, il direttore Barbera, l’architetto Evelina De Castro, Claudio Paterna per i Laboratori di restauro.
L’apertura straordinaria al pubblico inizierà dalle 17. Nel sottocoro adiacente alla sala del «Trionfo della Morte» verrà allestita una mostra documentaria dal titolo «La Galleria si racconta. Sessanta anni di mostre, studi, restauri e acquisizioni». Propone una varietà di materiali (fotografie, affiches, cataloghi e giornali), selezionati da biblioteche e archivi della stessa Galleria e di altre raccolte, a documentare la nascita del museo e l’attività in questi decenni. In serata l’omaggio a Palazzo Abatellis del conservatorio di musica Vincenzo Bellini con il concerto del duo Elena Carlino e Flavio D’Ambra, e il brindisi a cura dell’istituto regionale della vite e del vino e dell’istituto alberghiero Pietro Piazza di Palermo.
Sessant’anni di mostre e iniziative culturali che hanno portato milioni di visitatori alla Galleria regionale della Sicilia. «Nel 1990 l’allestimento sui pittori del Seicento da Napoli al Sud, i protagonisti del Seicento siciliano per la prima volta riuniti in collezione aperta al pubblico – ricordano Evelina De Castro e il direttore Barbera – alla fine degli anni ’90 Il terzo fuoco sulla lavorazione delle maioliche, nel 1993 La Camera delle Meraviglie in Sicilia, gli allestimenti sulle sculture, sugli argenti».
Adeguato alle esigenze museali da Carlo Scarpa, l’allestimento è suddiviso in 17 sale espositive che valorizzano le opere esposte nel contesto dell’ex palazzo quattrocentesco del Portulano di Palermo, Francesco Abatellis. Un vip che non ha figli e dopo la morte della seconda moglie il Palazzo diventa convento femminile di clausura. Fino all’ultima guerra abitato dalle suore, poi acquisito dalla Regione e poi museo. Nell’ala nuova, aperta ai visitatori nel 2009, le opere del Cinquecento in Sicilia ai primi del Settecento, e a livello i terrazzi panoramici sui tetti della Kalsa che saranno aperti al pubblico entro questo compleanno numero 60.

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