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Tasse, caos scadenze: code agli sportelli per il pagamento

PALERMO. Lo hanno definito un «ingorgo tributario», un sovrapporsi di scadenze che ieri ha determinato il caos fra i contribuenti costretti a lunghe code per pagare i tributi. Tributi che sono stati stimati in 54 miliardi e mezzo in tutta Italia.
La scadenza del 16 giugno riguardava innanzitutto la Tasi ma solo per i Comuni che entro il 23 maggio hanno approvato regolamenti ed aliquote: circa 2 mila in tutta Italia, 27 in Sicilia. Fra questi un solo capoluogo di provincia, Siracusa. La prima rata della Tassa sui servizi indivisibili era in scadenza anche a Camastra e Palma di Montechiaro (nell’Agrigentino; a Butera e Delia (in provincia di Caltanisetta); a Mascalucia, Militello, Sant'Alfio e Viagrande (in provincia di Catania). a Villarosa, nell’Ennese; ad Acquedolci, Antillo, Nizza e Torrenova (in provincia di Messina); a Bisacquino, Caltavuturo, Capaci, Carini, Misilmeri, Montelepre, Polizzi, Sclafani Bagni, Terrasini e Valledolmo (nel Palermitano); ad Augusta, Avola e Ferla in provincia di Siracusa.

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