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I volatili che si cibano osservati con la webcam

PALERMO. Un'area dedicata ai grifoni e un sistema di telerilevamento, che permette di seguire in diretta gli esemplari nel carnaio. È «L'area del Grifone», un sentiero dedicato alla specie, realizzato in contrada Grazia, ai piedi di Rocca Traura, zona montuosa appartenente alle Rocche del Crasto e sempre all'interno del territorio del Parco dei Nebrodi.
Grazie un'iniziativa messa a punto dall'Ente Parco, presieduto da Giuseppe Antoci, tramite una webcam installata nel carnaio, punto di alimentazione di grifoni, è possibile seguire, collegandosi al sito www.parcodeinebrodi.it, gli esemplari di grifone, ma anche gli altri uccelli necrofagi, come corvi imperiali, gazze e cornacchie, mentre mangiano. Si potrà seguire così la diretta ogni venerdì alle 10, appuntamento settimanale in cui il carnaio viene rifornito di scarti di macellazione e frattaglie.
Il sentiero del grifone dove è prevista anche la realizzazione di un punto attrezzato per il birdwatching in particolare dei grifoni, si sviluppa lungo la collinetta alla periferia di Alcara Li Fusi. «Lungo il sentiero, che sarà a breve pronto, verranno descritti, tramite appositi cartelloni illustrati - spiega l'ornitologo Antonio Spinnato, zoologo del Parco -, gli aspetti principali del grifone, riguardanti anche la storia dell'estinzione in Sicilia avvenuta negli anni Sessanta e del progetto di reintroduzione condotto dall'Ente Parco dei Nebrodi».
L'ultima colonia siciliana, infatti, risale al 1965 e viveva proprio nei monti delle Rocche del Crasto. «In Sicilia attualmente la specie - precisa Spinnato - si trova insediata soltanto nel territorio del Parco dei Nebrodi, ma grazie alla capacità che questi animali hanno di compiere grandi spostamenti, anche di centinaia di chilometri in un giorno, si possono osservare grifoni dei Nebrodi che vanno alla ricerca di cibo in tutta la Sicilia, ed addirittura che attraversano lo stretto, vanno in Calabria per poi ritornare nuovamente nei Nebrodi, anche in giornata».  A. S.

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