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Caltanissetta, per il Redentore c’è la prima ipotesi progettuale

Il vicario del vescovo La Placa: «La diocesi ha istituito e coordina un tavolo tecnico per la tutela e la valorizzazione dell’area»

CALTANISSETTA. Entra nella fase decisiva il progetto di rilancio del Redentore, il monumento più conosciuto della città. Domani all'auditorium del "Manzoni-Juvara" di San Cataldo diretto da Giuseppina Mannino, ci sarà la presentazione alla Diocesi di una prima ipotesi progettuale di riqualificazione ambientale del luogo sacro. Saranno presenti il vicario generale della Curia monsignore Giuseppe La Placa e il direttore dell'ufficio tecnico della Curia architetto Giuseppe Di Vita oltre agli insegnanti Serena Mastrosimone (referente del progetto), Antonio Cupani, Luigi Di Salvo e Giovanni Santagati e le alunne Dalila Pompilio e Roberta Sciumè. Il progetto ha coinvolto gli studenti della terza C (sezione architettura e ambiente) nell'ambito delle discipline progettuali ed esercitazione di laboratorio. «Ricordiamo - ha rilevato don Pino La Placa - che la diocesi ha istituito e coordina un tavolo tecnico per la tutela e la valorizzazione del Redentore. Il tavolo tecnico è composto da rappresentanti della Soprintendenza, della Provincia, del Comune, del coordinamento dei comitati di quartiere, della Pro Loco e dell'Ispettorato. All'incontro di domani che ha carattere riservato - ha concluso il vicario della diocesi - ne seguirà un altro nei prossimi giorni con tutti i rappresentanti del tavolo tecnico». Le vicende del Redentore tornano dunque in primissimo piano a poco meno di due mesi dal festino che si svolge nel piazzale antistante un monumento che dovrebbe essere il fiore all'occhiello della città. E se oggi si parla concretamente di un progetto di riqualificazione (con la collocazione di pannelli raffiguranti le tappe essenziale del calvario di Cristo) lo si deve essenzialmente all'azione incessante dei rappresentanti di quartiere i primi, lo scorso anno, a prendere a cuore le sorti del belvedere della città. Sono stati loro a ripulire tutta l'area, a far potare gli alberi, ad organizzare - grazie al coinvolgimento dei fiorai del capoluogo - una infiorata largamente apprezzata dai nisseni. Il Redentore è tornato a respirare ma restano sul tappeto problemi strutturali e di sicurezza non ancora superati. Anche la collocazione dei pilastrini dietro la rotonda quasi tutti abbattuti dai vandali segna il passo. Esiste il finanziamento del Comune, ma prima di spendere i soldi si dovrà verificare la stabilità del muretto (sul quale dovranno essere poggiati i pilastrini) lesionato in più punti. Ma si sta pensando ad abbellire l'unica strada d'accesso a Monte San Giuliano, aspetti puramente tecnici che verranno affrontati pure domani nel vertice al "Manzoni-Juvara".

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