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Mostra a Palermo: sessanta immagini tra presente e infinito

Dal parco giochi di Napoli visto dai bocchettoni dell’aria ad un mare gonfio di rabbia che sta per coprire allegre nuotate. Una collettiva fotografica a Palazzo Ziino riunisce, fino all’11 luglio, firme, stili e soggetti diversi. «Un interesse comune nato nel buio di una sala cinematografica»

PALERMO. Un romanzo e una vita in ogni foto che prende insieme il presente e l'infinito, sono sessanta immagini di sei giovani autori in giro per il mondo da Gangi a Montreal, da Napoli a Lisbona: a Palermo in una mostra organizzata a Palazzo Ziino dal maestro fotografo Sandro Scalia per i ragazzi dell'Accademia di Belle Arti. Firmate da Marcello De Masi, Luigi Fiano, Lorenzo Martelli, Alvise Raimondi, Sebastiano Raimondo e Giovanni Scotti, le immagini di Presente infinito sono tutte alla soglia dell'evento: nell'istante miracolo che fa centro e coglie tutto.
C'è l'uomo solo con il suo cane che viaggia nel deserto di cemento ed è la sua ora d'aria nel cortile di un carcere, c'è un mare gonfio di rabbia che sta per coprire allegre nuotate. E paesaggi marini a lavori in corso se un mostro meccanico scrive astratto sulla sabbia.
C'è anche un bel castello con le bandiere come nelle giostre, ed è l'Edenlandia di Napoli oggi chiuso visto dai bocchettoni del ricambio d'aria. Gioco, magia, favole e vita, c'è un guardiano che se ne è andato per sempre e «vive nell'ambiguità di una porta socchiusa». E c'è un altro mare più dolce per ragazze che non sanno nuotare. Un gruppo di fotografi e una mostra intorno alla quale girano eventi a Palazzo Ziino e ai Cantieri culturali della Zisa, incontri con esperti e fotografi come Giovanni Chiaramonte, Carmelo Buongiorno, Carmelo Nicosia.
Un collettiva di fotografi nazionali che si concluderà il prossimo 11 luglio, promossa dal Dipartimento di progettazione ed arti applicate dell'Accademia di Belle Arti. Marcello De Masi è un fotografo napoletano che insegna nelle università di Milano e Bologna. Lorenzo Martelli è milanese, studi a Brera, ha esposto in Italia e negli Stati Uniti. Sebastiano Raimondo è nato a Gangi, ha frequentato Architettura a Palermo ed ha concluso gli studi a Lisbona, si identifica con la tradizione della fotografia italiana di paesaggio. Alvise Raimondi è nato a Perugia, la fotografia è il suo «medium adatto a produrre delle osservazioni che vogliono essere cronache storiografiche». Giovanni Scotti è disegnatore e pittore, lavora fra Napoli e Milano dove ha conseguito il master in Photography & Visual Design presso NABA/Forma. Luigi Fiano nasce a Caserta, vive e lavora a Milano dove alla ricerca personale affianca il lavoro editoriale collaborando con diverse riviste nazionali e internazionali.
Come si sono messi insieme a fare gruppo? «È stato nel buio di una sala cinematografica, vedendo il magico film L'arte della felicità di Alessandro Rak del 2013, folgorati da quelle due parole: presente e infinito, una indica un'azione che si sta svolgendo e l'altra introduce ad un'azione sospesa nel tempo».

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